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Il Vico 12 è uno dei tanti vicoli di Via Indipendenza, famoso perchè è il vico dove 30 anni prima abitava Maria la pazza, noto personaggio delirante di Gaeta...
in realtà la poverina, non molto stabile mentalmente, era spesso derisa e insultata per gioco dagli stupidi passanti...
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Pablo corse a casa.. aveva bisogno di una doccia... entro' nel vicolo e come sempre si sentì spiato.. succedeva sempre... aveva la sensazione costante di avere gli occhi addosso.. e stavolta anche in tasca ah ah ah... era uno scrupoloso, un personaggio colto ed ammirato e per questo cercava di rifugiarsi nella personalità "buona" non appena era con altri.. "per ora meglio lasciar stare la residenza del cimitero, meglio cambiare continuamente, è tutto molto strano".. prese le chiavi entro' nel palazzo, come al solito guardingo, estrasse il bisturi e prese la pistola 9 per 17 di calibro militare... la beretta 84 in dotazione alla "fu" guardia di finanza.. non entrava in quella casa da tempo.. in fondo non si poteva mai sapere... "una volta dentro avro' tutto cio' che mi serve" guardingo si appresto' ad entrare al civico 22... i pazzi nella smorfia napoletana...
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Pablo stava infilando la chiave nella serratura, per entrare nel suo appartamento di vico 12, quando per una piccola disattenzione, questa, gli sfuggì di mano e gli cadde per terra con tutto il mazzo; imprecò... poi spinto come da una forza sconosciuta e oscura, da un'energia atavica, ancestrale, primordiale, destata forse dal momento di rabbia, cercò istintivamente di raccogliere le chiavi senza abbassarsi e afferrarle, come a richiamarle a sè a distanza, mentre strane voci rimbombavano nella sua testa pronunciando parole incomprensibili di un linguaggio oscuro e lontano; le chiavi iniziarono da prima a vibrare, scosse da qualcosa di inspiegabile, poi pian piano si sollevarono da terra per ritornare nella sua mano come guidate dal suo sguardo; Pablo sconvolto dalla cosa, interdetto, rimase a guardare il mazzo di chiavi nella sua mano tremante; d'istinto poi infilò l'altra mano nella tasca per controllare l'occhio della Iena; il bulbo oculare non c'era più, era come esploso...
quel breve momento di rabbia aveva risvegliato qualcosa; più probabilmente era stata solo la goccia che aveva fatto traboccare il vaso... quanta rabbia inconscia e accumulata per anni si nascondeva nel profondo buio di Pablo Undertaker? e cosa aveva risvegliato?
(OFF : il tuo punteggio Sanità è 60; non hai i 40 punti in più per via del tuo trascorso macabro, solo 10)
Pablo Undertaker Tiro Sanità, Sanità 60 : 2d10=[94] Fallito!
(OFF : Pablo perde 3 punti sanità mentale, punteggio attuale 57, aggiorna la scheda)
Edited by bzakirasantjago - 18/1/2013, 15:28
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Pablo riusci ad entrare in casa... si fece una doccia e con spirito critico penso' che adesso aveva bisogno di nuovi occhi per il suo quadro.. poco importa.. avro' altre occasioni..... in fondo di episodi del genere, sconvolgenti, ne aveva passati tanti.. uno in piu' nella sua mente avida di emozioni, non poteva fare la differenza.. si asciugo' e si vesti in fretta, l'allarme di casa era sul led verde, pertanto non poteva essere in pericolo.. almeno per il momento... si vesti con cura... giacca e pantalone neri... camicia bianca e corpetto in dotazione ai baschi verdi della trapassato gdf.. scelse con cura l'armamento, dopo cio' che aveva passato sul pianerottolo di casa non ammetteva distrazioni di genere... il pericolo è ovunque... pab 92 fs... una beretta micidiale nei 100 mt... visore notturno a infrarossi, rifornitogli da un amico di merende della CIA la cui copertura era la redazione di un giornale on line in quel di Roma per il quale forniva software... dicev iss alla gent.... ahahahhahaa.. gliu scem che è ahahahah, nel taschino una carta d'identità intestata a JohnFrank Goodfeet...un italo americano che fece fortuna in USA grazie alle royalties sul profitto del petrolio.. ed una bomba nel tacco di una scarpa... le sue case erano attrezzatissime.. e lui sapeva perchè le aveva concepite cosi.. era pronto per distruggere il mondo... quel mondo.. rivoleva quello vecchio... in cui solo lui aveva diritto di uccidere....ahahhahahahahahaah... ma un altro obiettivo lo assillava... voleva conoscere il proprietario di quel mezzo splendido...l'ape (?) corazzata... a pelle sentitva che era una psyco anche egli...
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(OFF : la situazione è in mano tua, se devi lasciare la location ricordati di fare l'azione di uscita da questo luogo)
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Pablo scese le scale ed usci nel vicolo... aveva in mente di recarsi al Castello, quello che rimaneva del Castello, sede di molti prigionieri politici Mazzini compreso... tramite un amico finanziere aveva piu' volte visitato quello splendido luogo... "Anche Herbert Kappler è stato detenuto nella fortezza.. il mio istinto mi suggerisce di farci un salto, ne sono attratto... che il male nazista sia rimasto intrappolato in quelle mura??..."aspettami vengo con te...D'istinto si giro... si era sentito chiamare o almeno gli sembrava... eppure Fabrizio, il suo gatto, era lì...Sto diventando ancora piu' pazzo?? Prima le chiavi... ora il gatto... Vabbè va'.. sara' lo stress.. Si diresse verso il Castello cantando un vecchio adagio... e o patro' Tatore e cacci'e nu buttiglion...
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Pablo era stanco... stanco e ferito.. al Castello i peggiori incubi avevano preso forma e ancora non era in grado di fare mente locale.... l'unica cosa che gli venne in mente fu il suo letto a due piazze, una della quale presentava un vuoto incredibile dopo la morte della moglie.. ora avrebbe dovuto soffrire anche alla vista della ciotola vuota di bizio.. Arrivo' a casa con le lacrime agli occhi... con la visione appannata trovo' d'istinto le chiavi del appartamentino, site al solito posto nascoste dentro il sottovaso di una pianta. Non si guardo' neppure intorno.. dopo quella notte era talmente stanco e avvilito che se anche fosse morto non si sarebbe neanche posto il problema... avrebbe raggiunto Bizio e la sua adorata moglie... Com'è strano il cervello umano... sotto adrenalina è prevalso l'istinto di sopravvivenza.. adesso che il pericolo è passato non mi importerebbe di morire... il pensiero di Pablo giunse a quegli strani individui... per nulla solidali tra loro... chissà se li rivedro' mai......infilo' la chiave nella toppa apri' la porta e corse in bagno, dopo una doccia calda e le auto medicazioni con tanto di punti a carne viva prese gli antibiotici..e sdraiato sul letto cadde in un sonno senza sogni...
Edited by bzakirasantjago - 27/8/2013, 11:49
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(OFF Recuperi 7 punti ferita, puoi agire se vuoi, descrivi quello che prendi e ti porti via nella tua azione di uscita; per gli altri punti ferita ti creo la Location Pronto Soccorso, se ti vuoi curare decentemente vai li e fai l'azione di ingresso )
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Pablo non aveva mai dormito così bene... guardò l'orologio e si stupì del fatto che erano sempre le 3 e 37...non ha senso... forse sognavo....BIZIOOO... BIZIOOOO......ma il suo gatto non corse come al solito.. e a un tratto realizzo' che non era stato un sogno.. ancora lacrime sul suo viso.. ancora flash di memoria che scorrevano nella sua mente.. si alzo' dal letto e decise che non poteva stare in casa.. troppo dolore, troppi ricordi... ma per andare dove?? come poteva dare un senso a quella notte appena trascorsa?? Ando' alla finestra e sbircio' fuori.. ancora buio?? ma ho dormito?? quanto ho dormito?? non attese oltre, la pazzia lo avrebbe divorato.. si vestì in maniera sportiva, una tuta e una felpa con cappuccio con disegnato il simbolo dell'acaro d'acqua dolce.. una felpa a cui teneva molto regalata molti anni prima da un amico, forse ormai morto.. scarpe da running ed una sciarpa che lo proteggeva dal freddo di quella notte atomica.. prese con se cinque confetti al cianuro confezionati nelle bomboniere dei battesimi (li utilizzava per adescare i barboni nella sua vita "precedente" per poi farne quadri), li mise in una borsetta da uomo, insieme a una pistola 92 FS da 13 colpi, una torcia e un bisturi.. afferro' le chiavi della sua vespa 50 e uscito di casa si diresse verso il pronto soccorso unitamente alla sua tessera santaria...non so se valga ancora.. ma meglio non correre equivoci..
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braccia, rami, armi, rami, armi ramati, rami armati..braccia.. mi prendono mi afferrano... AAAAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAA...... L'ALBERO E' VITA..VITA.. VITA.... AHAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGHHHHHHHHHHHHHHH A Pablo per poco non veniva un infarto, il cuore batteva forte nel petto.. gli occhi dilatati ed i capelli ritti.. aveva trascorso l'infanzia su Monte Orlando tra quella natura selvaggia e mediterranea... ora, dopo quello che aveva visto difficilmente sarebbe risalito lissu'.. non da solo.. non poteva piu' tenere tutto dentro... Attraversare via indipendenza fu un attimo e si ritrovo' nuovamente a casa. Dopo una doccia e un'abbondante colazione usci' nuovamente e ando' al pronto soccorso... Aveva notato negli occhi del medico uno strano accenno di pazzia.. magari sfogarmi con lui puo' farmi bene... sto diventando pazzo... e magari un altro pazzo puo' darmi conforto..... Prima di uscire, con la sua montain bike, accese il laptop, entro' nel suo profilo facebook e scrisse nel suo profilo non ufficiale, Pablo The Artist,: "Storie di Nani e di Rune.. di morte e di resurezzione, di gatti e di demoni"...
Aveva bisogno di capire.. solo chi è stato al castello stanotte è in grado di rimettere insieme questi elementi.. magari mi contatteranno..... ando' nel corridoio, a memoria, senza aprire gli occhi e stacco' tutti quei quadri dal muro che aveva disegnato con amoreche riguardavano nature e paesaggi e li getto' nel primo cassonetto...adesso ospedale cazzo...
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9 replies since 16/1/2013, 15:19 140 views
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