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Una delle vie più caratteristiche di Gaeta, antica, tortuosa, piena di vicoli e zone oscure;
famoso è il vicolo 11, chiamato il vicolo delle ombre...
Edited by bzakirasantjago - 15/1/2013, 17:14
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Il rumore scoppiettante del motore rimbombava nei vicoli deserti di via indipendenza, mentre l'Harley di Reyna Mayer si faceva largo tra le macerie dei cornicioni caduti ed ormai in disuso; Una moto costruita nel tempo, con pezzi rubati in giro, ma tutto sommato assemblata bene, e per fortuna, ancora oggi non l'aveva mai tradito. E' quasi sera ed il faro squarciava le ombre come un coltello nel burro. Ricordi investirono la mente di Reyna, quando la mattina faceva colazione con i suoi cari, tutti insieme, caffè e latte ed una bella fetta di toast imburrata con la marmellata. I ricordi del suo passato tornarono alla mente proprio mentre si trovava nei pressi del vico 4. "Casa, o quello che ne resta, sono passati 8 anni da l'ultima volta che sono stato qui, 8 lunghissimi anni". Un gatto improvvisamente gli attraversò la strada e Reyna abbandonò i suoi pensieri tornando bruscamente al presente. Premette il freno, rallentò e una volta fermo, alzo gli occhi verso il vico alla sua sinistra, una lastra di marmo con su scritto "Vico 4 Buonomo".
Il Centauro si perse nuovamente nei suoi pensieri, qualche secondo, che sembrò un'eternità, poi piegò leggermente la moto a sinistra e diede gas. Qualche metro e arrivò sotto il civico 22. Casa!
Il vico era completamente buio e diroccato, Reyna ricordò quando in estate era pieno di vita e ben illuminato. il Dutch Pub con le sue luci a neon rosa dava un tocco magico a tutto l'ambiente, ora solo sporcizia e silenzio regnavano.
Spense il motore della moto, mise il cavalletto e scese dalla sella.
Per un attimo restò impalato davanti all'ingresso, poi decise di entrare. I cardini del portone dopo un sonno di circa 8 anni, urlarono al loro risveglio. Le scale erano tetre e piene di umidità, cosi Reyna infilò una mano in tasca e prese il suo accendino per fare un pò di luce, poi si strinse nella giacca di pelle e si incamminò per la rampa di scale.
Qualche scalino e si perse nuovamente nei suoi pensieri, a quanto lui e Alexander tornavamo a casa per pranzo e salivamo le scale sentendo l'odore della tiella appena sfornata, il figlio correva arrampicandosi sugli alti scalini e lui cercava di stargli dietro per paura che inciampasse.
Reyna fece l'ultima rampa e si trovò di fronte all'ingresso. La porta era aperta e la stanza era parzialmente illuminata dalla luce lunare, un grosso squarcio era presente sul soffitto, una parte del solaio era caduta e si era schiantata sul letto. Ragnatele, polvere e macerie erano sparse per tutta la casa, i mobili ormai marci in parte erano sparsi sul pavimento.
Reyna entrò.
I suoi occhi si posarono su un pezzo di carta impolverato tra le macerie, si chinò per prenderlo. Gli occhi di Reyna si riempirono di lacrime alla visione di quella fotografia. Una foto di loro tre durante l'ultima pasquetta su Monte Lauro.
Reyna Fece qualche passo indietro fino alla parete e lasciò scivolare le spalle sul tramezzo fino a sedersi per terra, posò nuovamente gli occhi su quella bellissima immagine per poi rialzarli al cielo, attraverso lo squarcio nel soffitto fino a perdersi nel cielo stellato.
Edited by Reyna Mayer - 4/1/2013, 20:29. -
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[Quest - Guai in arrivo - Vico 4 Buonomo]
Reyna Mayer era ancora li con la foto in mano, perso nei suoi ricordi, quando sentì un rumore provenire dal vicolo;
si ridestò immediatamente pensando : "maledette Iene" ; con prudenza si avvicinò a quello che rimaneva del balcone di casa e sottecchi gettò uno sguardo verso il basso; due loschi figuri stavano cercando di rubargli la moto; le Iene vivevano di furti e contrabbando, generalmente si occupavano di appartamenti abbandonati; questa volta la loro attenzione era stata attirata dal mostro a due ruote parcheggiato nel vicolo; il NWO e le sue Leggi facevano fatica a riprendere il controllo di tutto il territorio che ora era l'intero pianeta dopo il conflitto mondiale e l'Olocausto e in molte città e paesi regnava letteralmente il caos, Gaeta era una di queste anche se ultimamente si erano viste più ronde da parte della gendarmeria del NWO; Reyna Mayer si rese conto di quello che stava accadendo e si preparò a agire...
Ordine :
Reyna Mayer
Edited by bzakirasantjago - 9/1/2013, 12:28. -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo]
Reyna cerco di non farsi notare, mentre la sua mano si perdeva silenziosa all'interno della sua giacca di pelle, pensando: "Iene del cazzo, ora vi sistemo io"; pochi secondi e la mano di Reyna torno visibile, ma con in pugno una revolver 357 magnum. Un gesto secco del polso ed il tamburo fuoriesce dalla sua sede per mostrare il suo interno; "merda!" pensò, c'erano solo due proiettili. Reyna rimise il tamburo nella sua sede, ruotandolo in modo che il "pezzo" era pronto a fare fuoco; non c'era altro modo, doveva sparare. Cercò di sporgersi ancora qualche centimetro, per avere una visuale migliore, trattenne il respiro, prese la mira, il pollice della sua mano tirò il cane, mentre l'indice si stringeva intorno al grilletto, pochi attimi e la revolver sparò.
Edited by bzakirasantjago - 28/12/2012, 19:40. -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo]
Reyna sparò il primo colpo con la sua Magnum 357, la palla tronco-ogivale colpì alla spalla una delle due Iene, quella con la cresta punk, che cadde al suolo gridando e imprecando mentre nel Vico 4 Buonomo, nel silenzio, di notte, ogni suono era enormemente amplificato; l'altra Iena, dai capelli lunghi corvini e due grandi orecchini circolari color oro alle orecchie, assordata dal rumore del colpo e dalle grida del compare di saccheggio guardò per un attimo in alto, si accorse della presenza, dell'ombra di Reyna Mayer e sparò un colpo verso quest'ultimo con la sua pistola arrugginita pensando "Chi cazz è chist mò?"; lo mancò clamorosamente e iniziò a correre panico verso Lungomare Caboto mentre il compagno crestato piagnucolante strisciava lentamente verso Via Indipendenza seguito da un'abbondante scia rossa;
Ordine :
Reyna Mayer
Edited by bzakirasantjago - 28/12/2012, 19:45. -
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[Via Indipendenza - La Caravella]
E' notte fonda da un pò ma il sole non si è mai affacciato per dare il suo caldo abbraccio, una notte uggiosa e silenziosa come quelle precedenti, come al solito Duff va in perlustrazione da solo con la sua ape corazzata, nessuno ci tiene ad andare in giro con un pazzoide schizofrenico.
Oggi gli tocca via indipendenza, parcheggia il suo mezzo a quel che resto di piazza mare all'arco. Mentre si incammina gli tornano alla mente sempre le solite parole che ormai lo tormentano da anni "Vendetta, Giustiza, Oscurità, Fhtagn!"
Mentre l'ex professore si apprestava ad entrare in via indipendenza la sua attenzione venne rapita da un rumore improvviso, un cigolio metallico che proveniva non molto distante da dove si trovava - Cosa è stato?...Non lo so? - Rispondendosi da solo - Veniva da lì andiamo a vedere...Ok ma tu tieni gli occhi aperti - Duff estrae la sua pistola e si avvia guardingo in direzione del rumore fino ad arrivare nei pressi di un portone di legno blu divelto dentro ed un cancello arrugginito dal tempo...all'interno sembra scorgere qualcosa ma è troppo buio per comprendere cosa c'è, ma sul suo volto una smorfia simile ad un sorriso compare e sussurra - Non ci fai più paura...Padre -
Duff entra in quello che una volta era un accogliente negozio.
Edited by bzakirasantjago - 29/12/2012, 19:20. -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo/La Caravella]
Duff con molta cautela si avvicinò al portone blu, strani ricordi gli esplosero in testa in un turbine di emozioni; quel luogo era qualcosa di importante, qualcosa che una parte di lui non voleva dimenticare, ma che l'altra parte odiava profondamente; Via Indipendenza era silenziosa, il cigolio metallico, una catena rotta e arrugginita mossa da qualcosa, forse un topo, che veloce passava di li; la catena che serviva a chiudere il portone e che ora giaceva rotta per terra; forse qualche Iena era già passata di li per il saccheggio della Caravella; l'ultima volta che aveva chiuso quel portone aveva lasciato alle spalle tutto, annientando ogni cosa, come un assassino esperto che senza pietà uccide il proprio passato; Ora era li, il portone spalancato, il silenzio; un boato in lontananza squarciò le sue riflessioni nostalgiche e non, 200/300 metri, dove prima c'era il Pub L'Olandese; qualcosa stava accadendo; Duff si risvegliò dal passato, il fantasma del Padre scomparve; guardò la pistola stretta nella mano...
Ordine :
Duff
Reyna
Edited by bzakirasantjago - 29/12/2012, 19:19. -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo/La Caravella]
Il suono di due spari coglie di sorpresa Puck - Cosa daviolo sta succedendo?...Non lo so ma dobbiamo andare a vedere, prima che la situazione degeneri -
Così Puck incomincia a correre in direzione degli spari con in mano la sua fidata pistola, falcata dopo falcata il luogo degli spari si avvicina nella sua mente confusa i pensieri si accavallano "Pericolo c'è sicuramente pericolo...violenza, sangue, vendetta, paura, paura, paura...."
Oramai il professore è nelle vicinanze dell'ex pub L'olandese.. -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo/La Caravella]
La calibro 9 fumava ancora dopo il colpo sparato, Reyna Mayer si sporse dal balcone con circospezione, "cazzo... per poco non ci lasciavo la pelle"; il silenzio era tornato nel Vico 4 Buonomo, solo i lamenti della iena riecheggiavano tra gli edifici decadenti. Reyna ripose il revolver nella tasca interna della giacca e con uno scatto si rimise in piedi; attraversò la stanza rapidamente, dirigendosi verso l'uscita; "la fotografia", pensò; fece qualche passo indietro, verso l'interno della stanza, nel posto dove si era fermato a pensare, si chinò e raccolse la foto. Pochi attimi e Reyna stava scendendo le scale del suo vecchio appartamento, rapidamente, facendo gli scalini a due a due; gli ultimi cinque li saltò atterrando nei pressi del portone d'ingresso; uscì dal fabbricato estraendo nuovamente la pistola e puntandola verso la iena strisciante, "FERMO PEZZO DI MERDA, O SPARO..."
Edited by bzakirasantjago - 5/1/2013, 13:55. -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo]
La Iena continuava lamentosamente a strisciare verso Via Indipendenza mentre la scia rossa si allungava dietro sul ciottolato, quasi incurante delle parole di Reyna, il dolore alla spalla era troppo forte; "questo bastardo mi ammazza, non voglio morire, quella merda di Ross dove è? gli avevo detto di lasciar perdere la moto"; per un attimo la luna irruppe curiosa, da dietro le spesse nuvole, illumiando spettralmente il vico, Reyna vicino alla sua moto, la 357 salda nel pugno, la sua foto recuperata, il freddo riverbero delle sue parole ancora per un breve e fuggente attimo, il lamento continuo a disturbare il silenzio, poi rumore di passi, veloci, qualcuno di corsa si avvicinava determinato;
Il professore era quasi vicino al pub l'Olandese, dentro di se frammenti di uno specchio rotto che riflettevano incessantemente parole di un amico immaginario che per anni era stato il suo unico amico, per quanto paradossale l'unico appiglio irreale a quella triste realtà, la realtà oscura della sua prigione di silenzio; era quasi arrivato, la pistola pronta a vomitare fuoco, sentì le parole che intimavano, "..DI MERDA, O SPARO", il lamento, vide la sagoma prona e scura che strisciava qualche metro davanti a lui....
Ordine :
Duff
Reyna
Edited by bzakirasantjago - 9/1/2013, 12:20. -
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Man mano che il professore si avvicina incomincia a udire delle voci "Cazzo Cazzo Cazzo...cosa diavolo sta succedendo?" pensò allarmato il professore.
Arrivato sul posto dello sparo si trovò davanti una scena drammatica, i pensieri continui e caotici di Duff furono bruscamente interrotti da un perentorio "... PEZZO DI MERDA,O SPARO...!!!!"pronunciato da un uomo armato che teneva sotto tiro un altro ferito a terra, il professore notò la lunga scia di sangue che ha lasciato il tizio ferito e pensò "Non possiamo permettere che uomo disarmato rimanga vittima di un inutile omicidio"
Puck puntò la pistola contro l'uomo armato - "Metti giù quella cazzo di pistola...non vogliamo farti del male"
Edited by bzakirasantjago - 6/1/2013, 17:22. -
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Il cuore di Reyna batteva ancora forte come un tamburo, dopo la frenetica corsa per le scale; cercò di controllare il suo respiro e spostò lo sguardo sull'ultimo arrivato; le parole di quest'ultimo gli tornarono alla mente, "...non vogliamo farti del male"; Reyna ripensò a quelle parole "Non è solo? forse è amico delle iene?"; la 357 puntata verso la iena, a quel punto non più una minaccia, cambiò bersaglio; "è una fottuta iena del cazzo quella, non la vedi?" rivolgendosi al tizio armato; "e tu verme strisciante", intimò alla iena "tieni le mani ben in vista" . -
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[Quest - Guai in vista - Vico 4 Buonomo]
La Iena continuava a strisciare insozzando di sangue l'oscuro vico in preda al panico e al dolore; Reyna si trovò davanti il nuovo arrivato; un attempato in sovrappeso dall'aria stralunata, brizzolato, occhialuto e in leggero affanno; si guardarono negli occhi (parentesi OFF : un brivido glee proruppe libidinoso tra le chiappe del professore che ebbe un forte sussulto allo scroto); non si conoscevano, ma c'era qualcosa, qualcosa forse di un altro mondo, di un'ucronia lontana, di affine...
ordine :
Duff
Reyna
Edited by bzakirasantjago - 9/1/2013, 12:20. -
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[Quest - Guai in arrivo - Vico 4 Buonomo]
"Cosa aveva di speciale questo tizio?" iI professore sembrava avere una sorta di connessione con quel'uomo, "chi era? Cosa ci faceva qui? Perchè è così agitato? Cosa c'è in quel quadretto che stringe a se così gelosamente" tutte queste domande si sussegguirono nella sua mente . Ma ora la sua attenzione era rivolta al povero ferito che si stava dissanguando davanti ai suoi occhi. È disse con tono fermo senza, però, fare l'errore di abbassare l'arma - Sarà anche una iena come dici tu, ma uccidere a sangue freddo un uomo ferito e disarmato, oramai inerme non ti rende migliore di loro - il viso di Duff si fece cupo - noi meditiamo vendetta da tanti anni, abbiamo perso tutto...ci hanno preso tutto, non permetteremo che ci portino via anche l'anima - detto questo incominciò ad abbassare lentamente l'arma chinandosi verso la iena ferita - Ora porteremo questo tizio nel nostro mezzo per curarlo ed interrogarlo, tu se ci tieni tanto puoi spararci...chissà forse potrebbe essere per noi un grosso sollievo -
Edited by bzakirasantjago - 9/1/2013, 12:38. -
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Reyna osservò l'uomo mentre si chinava sulla iena ferita, ripensando alle parole appena da lui pronunciate; quello che gli era successo in passato l'aveva portato ad essere una persona diversa, vendicativa, ma lui non era cosi, non lo era mai stato in passato. Lentamente abbasso l'arma, il silenzio surreale del vico era tornato a regnare, solo il flebile lamento della iena squarciava il silenzio. Lo strano uomo forse non aveva tutti i torti pensò "In effetti potrebbe esserci utile, magari interrogandolo possiamo scoprire di più su cosa si nasconde all'interno del relitto della USS Mount Whitney, informazioni utili", poi in fondo quello strano tizio nascondeva qualcosa di più dietro il suo sguardo stralunato. Reyna ripose l'arma dietro la schiena, nella cintura dei jeans e si rivolse al tizio, Ok, mi hai convinto, ma da solo non ce la farai mai a portalo, ed io la moto qua non la lascio, devi andare a prendere il tuo mezzo, se vuoi, e portarlo qui, resto io a sorvegliare la iena, non gli farò alcun male, hai la mia parola". .
Vico 4 Buonomo |
