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Il bardo di Londra
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La tragica ed apocalittica poesia recitata da Duff si perdeva nella silenziosa notte come un'ombra nell'oscurità e nell'incedere del susseguirsi delle parole la sua mente sembrava ritrovare un'inaspettata stabilità che da tempo non provava "Devo capire cosa mi sta succedendo...devo trovare il modo, un modo per risolvere tutto questo, c'è qualcosa nascosto nella mia mente che..." un'improvvisa scossa stoppò improvvisamente i pensieri del professore.
Il mausoleo incominciò a tremare ma il tremore sembrava essere localizzato solo nel cuore dell'antico edificio, il professore si rese contò con un misto di curiosità e paura che il tremore era finito lasciando spazio ad una litania che proveniva anch'essa dall'interno della struttura.
- Cosa diavolo è stato?!?! - l'invisibile Puck tornò a farsi sentire - Non ne ho idea, ma lì dentro troveremo la risposta, ma dovremo essere prudenti -
Duff cercò nella sua ape una torcia elettrica, e poi impugnò la sua pistola e si avviò alla ricerca di un ingresso, sperando di trovare solo un gruppo di ragazzini che giocavano con gli esplosivi.
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