Cthulhu Gaeta 2020

Posts written by Zoe Rush

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    ”Ciao Cinzia, io sono Zoe Rush ti ringrazio per la gentile accoglienza.
    Per la macchina di Egon puoi stare tranquilla, non ha un graffio in più di quelli che aveva già!
    Se è possibile io farei un bel bagno caldo prima di passare alle tue cure, e se magari hai anche un calice di vino rosso sarebbe veramente perfetto!
    Come sta l’accappiamostri? Si è ripreso?”
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    Avevano percorso parecchia strada e di Reyna nessuna traccia, ma per quanto non potesse sembrare, non averlo trovato rassicurava Zoe... il dottore aveva ragione e lei lo sapeva, ma uscire a cercarlo era stato come un dovere per lei dopo le vicissitudini passate assieme.

    ”La penso anch’io come te! Ma era una cosa che dovevo fare, ora sono più tranquilla...”

    Zoe accellerò improvvisamente incollando il dottore al sedile e con movimento rapido tirò il freno a mano e sterzò vistosamente, la macchina andò in testa coda e si riposizionò sulla corsia opposta, pronta per tornare al comando dei Cthulhu Buster.

    ”Reggiti!” Disse con un sorriso la ragazza, dopo averlo sballottato e dopo aver letto lo sbigottimento sul suo volto, Zoe con le sirene accese partì pestando sull’accelleratore...
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    ”non ho idea di dove potrebbe essere, ripercorro la strada a ritroso, se è o era diretto al covo dei Cthulhu Buster, lo dovremmo incontrare, avvisami se vedi qualcosa!”

    Il contachilometri segnava 55 orari circa, Zoe cercò di andare il più piano possibile per setacciare al meglio la strada, accese la sirena per aumentare la visibilità di quella notte nera.... avevano appena passato la Piaia e stavano continuando sul Lungo Mare, per il momento non vi erano tracce di Reyna...
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    Zoe, per un momento, fece scivolare via dalle sue spalle la tensione accumulata quella notte... Egon era stato affidato alla signora Otherside e dati i suoi parametri vitali, sembrava al sicuro e fuori pericolo.
    L’aria di quel posto era serena, nonostante si sapesse cosa succedeva li, si percepiva una sensazione positiva, di vita... Zoe sentì ricaricarsi lentamente.

    ”Reyna dov’è finito?”
    ”Già! Dov’è?! Sarebbe dovuto essere anche lui quì!”

    ”Non lo so! Strano che non sia ancora arrivato... potrebbe aver cambiato idea e aver preso un’altra strada, la cosa che mi preoccupa è, che è molto ferito e avrebbe bisogno di cure...
    Stare qua in attesa non piace neanche a me, andiamo!”


    Zoe si diresse verso la Cthulhu Mobile, aveva ancora lei le chiavi, la aprì ed entrò, attese il Dott. Thevenot è acceso il motore uscì dalla stazione dei Cthulhu Buster.
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    La Cthulhu Mobile sfrecciava su lungomare Caboto, il suono della sirena risvegliò gli animi addormentati degli animali randagi e degli umani selvaggi, ormai unici abitanti di questo mondo mutato e manipolato.

    La luce del lampeggiante illuminava come una astrobo l'area circostante, e come in un film dell'orrore, ad ogni flash di luce, metteva a nudo macabre visioni...

    "Guardati attorno Dottore! Guarda cosa la vostra grande medicina ha creato! Hai mai pensato che le amnesie siano dovute ad una grande vergognia per come sono andate le cose?! Volevate superare Dio perfezionando il Suo creato a vostro comodo consumo, ma come ovvio che sia, ne avete perso il controllo ed ora tutte queste creature senz'anima vagano piene di rabbia per questa città... adesso che la vetreria è collassata!

    Dovremmo bruciare la città!


    Zoe era troppo stanca.. aggredire quel pover uomo non avrebbe cambiato la situazione...

    Raggiunsero il comando dei Cthulhu Buster, i cancelli si aprirono aunomamente e passato l'ingresso si trovarono in ampio parcheggio.

    "Siamo arrivati, vado a prendere una barella!"
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    L'auto era quasi completamente automatica, il rombo del motore forte e pieno ne faceva comprendere la potenza.
    "Non ho idea a cosa possa servirci la sirena, ma se si è sforzato tanto per dirlo, un motivo ci sarà!"

    Zoe uscì dal cancello della vetreria e si diresse giù da Corso Cavour verso la Piaia, sotto consiglio del medico premette il pulsante rosso...
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    "no, non sono una dottoressa, le mie sono semplicemente conoscenze di base di primo soccorso e sopravvivenza!"
    La ragazza prese le chiavi dell'auto che Egon aveva in mano ed aiutò il medico a sistemarlo sul sedile posteriore... "Dottore è meglio che stai dietro con lui"

    Zoe sali in auto ed aprì dall'interno lo sportello di fianco a lei attendendo l'arrivo di Reyna...
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    Zoe uscì dalla strettoia quasi correndo... si fermò di colpo quando fu all'esterno e guardò davanti a lei con stupore e gioia... il cielo era libero e quella figura demoniaca non c'era più! Mentre assaporava quegli istanti di pace e speranza sentì la voce del dottore chiamarli...

    Era poco distante da lei, chino sul Cthulhu Buster il quale non sembrava dare segni di vita "come sta? È ancora vivo?" La ragazza li raggiunse, avvicinò l'orecchio al naso di Egon e ne sentì fuoriuscire un alito debolissimo "dobbiamo portarlo alla sua base, ha bisogno di cure e riposo, ci ha salvato il lato B, glielo dobbiamo! Come sono le sue ossa, camminava, ha fratture? Dobbiamo essere certi di poterlo sollevare..."
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    Reyna aveva ragione... non potevano affrontare quegli esseri, sarebbe stato un suicidio, Zoe però questo lo sapeva, anche lei voleva restare viva, ed era proprio per questo che non si era mai arresa a niente, neanche a ciò che potesse sembrare impossibile...

    "Non avrai paura finché non sarà la tua mente a pensarla e non sarai finito finché lei non comincerà a crederlo!"

    In quel l'attimo di pensieri che sembrarono un tempo infinito, d'improvviso come un onda d'urto, il terreno e tutto intorno a loro, ebbe uno scossone, persero l'equilibrio entrambi e caddero con le ginocchia al pavimento... dall'esterno giunse un rumore fortissimo, come un tonfo, un esplosione, poi... il silenzio!

    Zoe si rimise in piedi aiutando Reyna che era ancora visibilmente dolorante per le diverse ferite: "Cos'è stato? Temo che dovremmo trovare un'altra strada per uscire da questo inferno, quello shoggout non ci lascerebbe passare mai!"

    Il silenzio venne rotto dalle grida e risate del Cthulhu Buster... ...Egon uno... Cthulhu zero... ahahah ahahah... se siete ancora vivi ci conviene sloggiare...

    Un barlume di speranza si accese negli occhi della ragazza... "sono ancora vivi lì fuori... c'è l'hanno fatta! Vieni, andiamo..."
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    Zoe varcò l'apertura e alle parole di Reyna si fermò: "Siamo di nuovo qui! Tutto questo girare e scappare inutilmente, senza sapere dove andare e perché, sto incominciando a diffidare della realtà e di quello che mi sta attorno... ho come il presentimento che siamo già cavie da laboratorio e che per quanto crediamo di cambiare le cose, saranno le case a cambiare noi, sempre se la follia non ci raggiunga prima!"

    "Tu come stai? Prima, per un momento ti ho visto perso!"
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    Alla domanda di Zoe, Reyna non rispose, probabilmente era talmente preso a capire cosa ci fosse oltre quella stanza, che non l'aveva neanche sentita...
    La ragazza si diresse verso l'apertura, e senza più aspettarsi alcuna risposta dall'amico, passò dall'altra parte...
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    Zoe sentì il dottore farfugliare veloce qualcosa su un passaggio e poi lo vide correre fuori dalla stanza...
    "Altro che flashback e ritorno di memoria, a me pare che più si sforzi nel tornare ad essere ciò che crede di essere e più il senno sembra farsi le valigie per trasferirsi altrove!"

    "Cosa vedi?"
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    "vicolo cieco! Non sembra esserci rimasto molto qui dentro." Poi rivolgendosi al Dott. Thevenot "hai avuto qualche flashback che ci aiuti a capire dove andare?" A Zoe non interessò perlustrare quella caotica stanza, è inutile cercare se non hai niente da trovare, così si fermò vicino l'ingresso è mentre gli altri si guardavano in giro, lei si massaggiò la caviglia cercando di riposarsi un po'.
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    Zoe si addentrò nello stretto e desolato corridoio, alle sue spalle il rumore della battaglia andava sempre più diminuendo, le pareti perimetrali dell'edificio la isolavano dal caos proveniente dal cortile esterno.
    Il corridoio si strinse ulteriormente, ed una volta varcata la stretta apertura che ne delimitava il percorso, la ragazza si trovò nel cortile interno di quella, che una volta, era una maestosa struttura.

    Era buio pesto, ma molte aree del cortile erano illuminate da fuochi e incendi, la visuale era libera e si poteva vedere il cielo nero senza stelle, il cemento che una volta copriva tutto in altezza, ora occupava il suolo davanti a lei. A primo sguardo, oltre quel grande ammasso di macerie, a Zoe non parve intravedere nient'altro.

    Mentre cercava di orientarsi o di capire in quale direzione andare, fu raggiunta da Reyna:
    "Qui è crollato tutto, tu ricordi dove erano le scale per scendere? Magari un passaggio libero è rimasto..
    Come se la stanno cavando dall'altra parte?"
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    La situazione andava sempre più peggiorando, quella cosa era inarrestabile, neanche le armi dei Cthulhu Buster sembravano funzionare...
    Zoe si addentrò nello stretto corridoio alla ricerca di qualche percorso sicuro da seguire, l'alternativa di dover ritornare lì sotto stava sempre più realizzandosi come unica, estrasse la torcia dalla tasca interna del suo stivale e l'accese. La luce che si sprigionò era ancora intensa, permettendole di vedere bene in ogni punto, con attenzione Zoe iniziò a perlustrare l'area...
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