Cthulhu Gaeta 2020

Votes given by X Col Moschin

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    Zoe varcò l'apertura e alle parole di Reyna si fermò: "Siamo di nuovo qui! Tutto questo girare e scappare inutilmente, senza sapere dove andare e perché, sto incominciando a diffidare della realtà e di quello che mi sta attorno... ho come il presentimento che siamo già cavie da laboratorio e che per quanto crediamo di cambiare le cose, saranno le case a cambiare noi, sempre se la follia non ci raggiunga prima!"

    "Tu come stai? Prima, per un momento ti ho visto perso!"
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    Egon era a terra per l'ennessima volta...il fucile era poco distante da lui...il suo improvvisato alleato era finito anche lui tra le spire dello Shoggoth " Eccomi qui disteso a terra...il dolore del mio corpo mi dice che devo restare giu'...il cielo e' cosi' oscuro...privo di luce...privo di speranza...e' tutto nero...nero come la morte...eppure lo so che oltre quel velo di oscurita' c'e' universo d'infinito di luce...se non lo vedo non vuol dire che non c'e' " Egon con un immenso sforzo incomicio' a rialzarsi " Non si tratta di quanto colpisci forte...ma di quanto forte ti colpiscono e di come continui ad avanzare...Se non vedo un modo per sconfingerlo non vuol dire che non c'e'...Sono stanco di sopravvivere alle persone che decidono di aiutarmi...forse e' questa la mia malidizione...vedere brave persone fallire e morire per rimediare ai miei errori del passato " L'acchiappa mostri era ormai in piedi pronte e determinato a fare qualcosa di definitivo " Lui attacca quando viene attaccato...il fulice che ho lanciato e' stato un grosso buco nell'acqua ma essendo l'unica minaccia potrebbe attirare l'attenzione e permettermi di avvicinarmi il piu' possibile per attivare la trappola " Egon prese in mano il pulsante di attivazione della tappola...una semplice pressione del pollice sarebbe bastata ed incomicio' a correre claudicante verso il mostro " Non lo eliminero' ma almeno avro' un opportunita' a loro di andare via da questo inferno "

    (OFF: Azione alla X col Moschin...con tanto di citazione :D )
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    Lo sconosciuto parlò a Reyna senza mai abbassare lo sguardo, il tono della sua voce era costante e fluido, si percepiva sincerità e rassegnazione, forse quella rassegnazione di un uomo stanco di lottare contro i suoi simili, più prontato sull'unione delle forze per combattere qualcosa di più grande, di non umano...
    Zoe caló l'arma in segno di fiducia, anche se le veniva difficile, volle tentare dandogli questa possibilità, un gesto per mettere entrambi alla prova, un modo per valutare, la sincerità del Cthulhu Buster e la sua attitudine a diffidare di uno sconosciuto.

    Ora l'attenzione era totalmente su Reyna, la paura di non ritrovare la sua famiglia lo stava divorando, la disperazione sfociava nella rabbia, e probabilmente con questo suo gesto, le cose sarebbero potute anche peggiorare...

    "Sono stanca di lottare contro tutto e contro tutti... questi bastardi ci stanno privando anche della nostra umanità... non proviamo più compassione ne pietà per nessuno, pensiamo solo alle nostre vite egoisticamente, non chiediamo più se si ha bisogno di aiuto, piuttosto togliamo per appagare noi stessi... che differenza c'è tra noi e loro... chi può dire che noi siamo giusti e le loro creazioni sbagliate, non siamo forse anche noi dei mostri?! Non basta saper piangere per essere umani... se veramente vogliamo cambiare questo mondo, prima dobbiamo cambiare il nostro approccio con esso..."

    Zoe fece una pausa e poi diretta a Reyna aggiunse: "Quest'uomo è innocuo e magari potrebbe esserci d'aiuto con un appressamento diverso... ora calmati per favore!"
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    La speranza mutò in un attimo sul volto del centauro, dipingendo un espressione di angoscia e sconforto; il suo sguardo si incrociò con quello del povero gatto, mentre il caos continuava ad irrompere prepotente in quel luogo; Gli occhi verdi e catarifrangenti del piccolo animale sembravano essere riflettenti come uno specchio in quel momento, e Reyna poteva vedere se stesso nelle pupille dilatate del felino come se stesse vedendo nella sua anima; l'uomo che aveva difronte forse non era più lui, era spento, angosciato, stanco, quella notte lo stava mettendo a dura prova e lui stava cedendo; Tutto quello che aveva vissuto in quel momento, quello che aveva visto, la follia che consumava avida la mente umana, il male che stava lentamente riversandosi nel suo mondo, nel nostro mondo era sempre più presente, più potente; la follia e la sete di potere stavano consumando il loro mondo, con ingordigia e depravazione, distruggendo tutto ciò che di buono c'era; presto sarebbero diventati come questo gatto, obbligati a vivere nell'oscurità, nascosti ed impauriti e presto privi della loro libertà; ma tutto questo non doveva accadere, non poteva, non qui ora, non è cosi che doveva finire, non senza aver lottato per il proprio sangue, per la vita, per la libertà; Il centauro si girò di scatto con il fucile a pompa pronto a fare fuoco, corse verso il corridoio, la sfera riflettente mostrava silhouette contorte ed impazzite che prendevano per un attimo forma e colore quando colpite dai fasci di luce impazziti delle torce; Reyna corse verso il corridoio; fuoriusci quel tanto che bastava dall'apertura e fece fuoco
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    Reyna varcò la porta in metallo, o meglio quello che ne restava, di fronte a lui un vasto corridoio si estendeva per alcuni metri, immerso in una parziale e tetra oscurità, il silenzio assordante al suo interno veniva interrotto ritmicamente dai loro respiri ansiosi e dal riecheggiare dei loro passi sulle pareti piastrellate. Il centauro fece un cenno hai propri compagni invitandoli a seguirlo; le paure di Reyna e tutte le sue percezioni ora erano concentrate sul quel luogo e su quel momento presente, sembrava un incubo, un luogo di un altra dimensione, il sottosopra; la tensione era palpabile, ogni movimento, respiro, ogni pensiero, erano scanditi cosi allungo nel tempo che sembravano eterni.
    Reyna si arrestò un attimo, cercò di concentrarsi, sforzando la vista, il corridoio terminava con una porta semi-chiusa poco dopo un arco a diversi metri da lui, alcune bacheche, quadri ornavano le pareti insieme diverse tubazioni idriche ed elettriche che si estendevano per tutta la lunghezza del corridoio; Tra lui e l'arco sembravano esserci due passaggi avvolti nella totale oscurità, tra i due, ed al centro del corridoio una sedia, con hai suoi piedi, per quello che sembrava una semi-sfera metallica che rifletteva l'interno delle due aperture laterali; Il centauro si avvicino lentamente per osservare meglio, poteva usare il riflesso di quell'oggetto per vedere all'interno delle due aperture; in quella di sinistra sembrava esserci una flebile luce al suo interno
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    Gli altri sono andati avanti,non aveva senso rimanere tutti quì,il tempo passa e gli spari e le grida avranno sicuramente allarmato i gendarmi,e fra poco ce li possiamo ritrovare addosso.John prese lo straccio dalle mani della ragazza e incominciò ad annodarselo intorno alla gamba,poi si mise un altro pezzo di stoffa in bocca è disse alla ragazza :fai quello che devi cercherò di non svenire.
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    Alle parole del centauro john capì che anche se le sue condizioni erano gravi, al fratello le cose forse non erano di certo migliori,lasciare questo edificio per andarsi a curare era tempo tolto al salvataggio del fratello.
    Amici so che non sono messo bene però anch'io ho le mie motivazioni per continuare ad andare avanti,perciò Zoe se puoi fare qualsiasi cosa per poter rimettermi in piedi ti prego fallo.
    Sapeva che con ago e filo la sua gamba non sarebbe tornata come prima ma forse arrestare l'emorragia,e prendendo qualche antidolorifico e con l'aiuto di un supporto il milite sarebbe potuto andare ancora un po avanti e forse riuscire a trovare suo fratello.
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    Zoe si guardò intorno, avevano vinto il round ma la partita non era ancora finita... I suoi compagni non erano messi per niente bene e necessitavano di un minimo di cure. "chi ha qualche kit medico, basterebbero del whiskey, ago e filo, sono brava con il punto croce" disse smorzando un sorriso... Poi i passi, la ragazza si voltò di scatto e puntò la pistola davanti a lei, riconobbe il tipo con lo strano mezzo "grazie per l'aiuto lì fuori... Puoi darmi una mano con loro?"
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    La gamba era dolorante, john sdraiato sul pavimento immerso in una pozza di sangue,il suo sangue,doveva fermare l'emoragia.Come insegnatogli nelle forze dell'arma, a dover fare un laccio emostatico con qualsiasi cosa gli poteva tornare utile,john avicinò le mani alla scarpa della gamba ferita,sfilò i lacci è con gli stessi li annodò con forza intorno alla gamba.
    La forza di rialzarsi ancora non l'aveva, aveva perso troppo sangue e la testa gli girava ancora,cosi si appoggiò con la schiena al muro e poi a voce tona disse ai suoi compagni:ragazzi avete un'aspirina che ho un gran mal di testa? penso che mi riposerò qualche istante prima di proseguire.
    Poi mise le mani in tasca,sfilo dalpacchetto una sigaretta,tirò fuori lo zippo e diede fuoco alla sigaretta.Aspirò,appoggiò la testa al muro ed inspirò,facendo uscire il fumo dalla bocca,ed esclamando ah questo è quello che ci voleva
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    La schiena di Reyna era appoggiata con tutto il suo peso sulla parte inferiore della scrivania rovesciata, era metallica e fredda come quel posto dimenticato da Dio, aveva visto la morte in faccia pochi attimi prima, ed incominciava a pensare che forse quella notte sarebbe stata l'ultima della sua vita; stringendo il lembo della fasciatura tra i denti e l'altro saldamente nella mano del arto buono strinse il più possibile il nodo per fermare l'emorragia, non era il massimo, ma per ora andava bene, -Devo trovare al più presto un kit medico, questa fasciatura non reggerà per molto, e devo anche medicare la ferita o rischio un'infezione-, pensò mentre controllava la fasciatura; Il frastuono della battaglia era finalmente terminato, era rimasto solo nella stanza e se non era per quella fioca luce che emanavano le scariche elettriche della lampada a neon penzolante dal soffitto non avrebbe visto alcunché; poco distante dall'esploratore ferito giaceva il corpo senza vita dell'essere aracnoide, il suo sguardo si posò nuovamente sul suo corpo aberrato, -A che scopo il Nuovo Ordine Mondiale fa questi esperimenti?-, si domandò il centauro, -puro sadismo o stanno cercando di creare un essere superiore?, troppe domande quella notte e troppe poche risposte; infilò la mano in tasca e raccolse la fotocamera digitale, la punto in direzione del mostro e scattò alcune foto, -queste magari potrebbero servirmi-, disse tra se, ma un rumore di passi riecheggiò tra le pareti piastrellate e sanguinanti del corridoio, lo scout ripose velocemente la fotocamera nella tasca e con mano tremante incominciò a rimpiazzare i proiettili mancanti nel tamburo della revolver calibro 45
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    L'essere aracnoide si accasciò al suolo, privo della sua testa umana esplosa in mille pezzi dopo i colpi a bruciapelo degli avventurieri; una parte del suo corpo era sulla gamba dello scout della resistenza; l'odore del sangue e dei frammenti di cervello era pungente, il centauro poteva sentirlo chiaramente, parte di essi coloravano il suo viso come una strana malattia aliena mentre il caos ancora inondava la stanza di grida, spari, coltellate e sangue; Reyna cercò di spostarsi da sotto il corpo dell aberrazione con le poche forze rimaste, il petto faceva ancora male e dal braccio destro aveva perso molto sangue; doveva farsi forza e provò a trascinarsi con l'avambraccio dell'arto buono, la revolver ancora fumante dopo aver esploso il colpo mortale era stretta saldamente in pugno, ed emetteva un rumore metallico sul pavimento pistrellato ogni qualvolta l'avventuriero strusciava l'avambraccio per spostarsi; Reyna poteva sentire chiaramente le grida dello scontro mortale che si stava lentamente consumando alle sue spalle, cercò di voltarsi per vedere, ma la sua vista non era ottimale, una massa deforme tra luci impazzite e grida di battaglia si contorceva dietro di lui per la sopravvivenza; Decimo era appeso ad un filo, tra la vita e la morte, il centauro voleva aiutarlo e il generalissimo aveva bisogno del suo aiuto, ma Reyna aveva perso molto sangue; continuando a trascinarsi si infilò nello spazio vuoto della scrivania, tra la cassettiera e le gambe, a poca distante da lui; Decimo era in difficoltà ma lui non poteva morire, doveva cercare la sua famiglia e da morto non sarebbe servito a niente; era forse un pensiero egoistico, ma doveva prima in qualche modo cercare di fermare l'emorragia al braccio; tra luci, spari e grida di battaglia, in parte al sicuro nello spazio vuoto della scrivania rovesciata si strappo un lembo della camicia e cominciò a fasciarsi il braccio poco sopra il gomito; -Mi dispiace generale, ma devo restare vivo-
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    " I gendarmi sono ovunque...molti sono feriti...altri invece no...il fumo sembra venire da quello squarcio...forse e' stata un'esplosione...gli uomini di Akira non sono qui...forse sono dentro e quelli della NWO gli stanno alle calcagna...approfittiamo dell'effetto sorpreso e divertiamoci " Sandro apri' una delle feritoie che si trovava nella pilotina e comicio' a sparare verso i gendarmi ancora in piedi " Se hanno fatto tutto sto casino per entrare e giusto dargli un po' di supporto...sperando che la situazione non sia peggiore di quella che c'e' qui fuori...Akira mi ha detto cosa fanno in questo posto "
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    Reyna entrò per ultimo all'interno del fabbricato accostandosi il più possibile alla parete piastrellata del corridoio, -PSSSS..., con un verso cercò di attirare l'attenzione dell'amico mutante, -lascia stare le luci, ci penso io, più tosto controlla il crocevia in fondo al corridoio, avrai sicuramente un ottima vista al buio, e vista la situazione, se fossi in te, andrei di corsa a cercare la mia amata...-, Reyna strizzò l'occhio al lucertolone, si portò la mano libera leggermente davanti al volto e con l'altra, che impugnava la revolver calibro 45, fece fuoco sull'interruttore posto sulla parete opposta del corridoio
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    Mancava pochissimo, quella che poteva essere una camionetta del NWO doveva essere pressappoco all'altezza del vecchio negozio affitta cassette vhs Broadway, poi rimpiazzato da un negozio Vegan nel 2015 sull'onda della virtuosa inversione culturale emergente, di quegli anni, in ambito alimentare; negozio che nel 2016 esplose e/o fù dato alle fiamme pare da un bagnigno rancoroso, uno dei tanti vegan haters che animavano il dibattito insultando e deridendo senza argomenti le scelte alimentari di milioni di persone per paura che gli venisse tolto dal piatto il filetto di coniglio appena cacciato a mani nude nel supermercato; Decimo, Nero come la Morte, il viso segnato da profonde cicatrici, lo sguardo truce e severo, era pronto a mettere in atto il suo deflagrante piano.. l'esplosione era per lui una sorta di droga, l'innesco, la decomposizione della sostanza instabile, la produzione di gas e calore, il boato, lo scoppio assordante che accompagna il fenomeno chimico/fisico, amava la distruzione, la anelava, Decimo era così, risolveva i problemi distruggendo e niente e nessuno gli avrebbe impedito di entrare in quel fabbricato...

    Ordine :

    Reyna
    Decimo
    Custode
    Zoe
    John

    Edited by bzakirasantjago - 16/10/2015, 12:38
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    l'idea non faceva una piega, gli attacchi di sorpresa ti danno sempre un vantaggio sul nemico e ti danno anche un maggior tempo per valutare la situazione. In più non sapevamo in quanti stessero arrivando,come fossero armati e che creature potessero portare con loro? così guardando la donna in faccia annuì con il capo e prese a dirigersi sul lato sinistro del entrata e dicendo daccordo facciamo così-
    Poi guardò l'arma che aveva in mano,controllò quanti colpi avesse nel caricatore,rimpiazzò quelli mancanti,scarrellò e attese l'inevitabile.In mente pensava come potesse andare a finire quello scontro a fuoco.
    Loro erano cinque contro non si sa quante persone,però sapeva che l'importante era sopravvivere per poter continuare la ricerca del fratello,sapeva che lui era la sua unica possibilità di sopravvivenza e non poteva mollare proprio in questo momento.Non importa cosa ora venisse fuori di lì lui sapeva che avrebbe fatto il possibile e che non sarebbe sopravissuto nessuno dinanzi a lui mutante o essere umano.
18 replies since 29/12/2012
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