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.-CHIUDI QUELLA FOTTUTA BOCCA TU...,il centauro era visibilmente alterato e ne aveva anche per l'acchiappamostri, -Dio solo sa quante persone sono morte, o chissà cosa sono diventate per colpa di questo bastardo e degli altri fottuti scienziati che erano in questo posto...-, Reyna stava in quel momento sfogando tutto lo stress, la rabbia, il dolore accumulato in quella notte senza stelle e senza fine, era riuscito fino a quel momento ad assopire il suo stato d'animo, a conservare anche un briciolo di razionalità ma alla vista del dottore, del suo silenzio e quelle mani portate da lui in volto, forse non per proteggersi, ma semplicemente perché aveva forse capito cosa aveva fatto, degli orrori che aveva commesso e avevano lacerato la sua mente non più umana; tutto questo fece scattare una mola nella testa di Reyna ormai troppo carica; il centauro spinse leggermente il dottore inerme che interruppe la sua corsa sul fianco della Cadillac Ambulance che era qualche centrimetro dietro di loro, con una mano lasciò la presa dell'impostore cercando qualcosa all'interno della giacca, mentre l'altra mano con il camice ancora in pugno, ed aiutandosi con l'avambraccio spingeva il dottore verso il fianco della Cthulhumobile, -TOGLITI QUELLE FOTTUTE MANI DAL VISO E GUARDA...- pochi attimi e la mano libera riemerse dall'interno della giacca di pelle con una fotografia, -HAI MAI VISTO QUESTE PERSONE?... PARLA MALEDIZIONE... LE HAI MAI VISTE?... PARLA O GIURO CHE TI AMMAZZO ORA...- 
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" No...no...no...la cosa non va bene...devo fare qualcosa o questa sarà solo una grossa perdita di tempo " Egon si alzò lentamente in piedi e mantenendo sempre il suo tono di voce tranquillo si rivolse al motociclista adirato - E' tutto sbagliato...tralascerò il modo in cui ti sei rivolto a me...è momento emozionalmente complesso...posso comprenderlo e per questa volta sorvolerò...ma qualunque cosa ti dirà, sarà per paura...ti dirà qualsiasi cosa perchè tu lo lasci in pace...non puoi fidarti di una risposta estorta con la paura...Jacques de Molay sotto tortura e spinto dalla paura confessò una moltitudine di ignomie purchè lo lasceiassero in pace - poi l'acchiappa mostri pose lo sguardo sull'uomo tremante e continuò dicendo - Sai perchè nei film polizieschi negli interrogatori ci sono sempre un poliziotto buono ed uno cattivo...psicologia...uno spaventa e l'altro crea il legamo...uno crea la domanda e l'altro riceve la risposta...lascialo parlare...fallo alzare...trattieni la tua rabbia per un pò...poi chiediti perchè tornare qui invece di andare via più lontano possibile dal pericolo - Egon sperava che il suono suadente delle sue parole potesse tranquillizzare i due
Edited by The Cthulhu-Busters - 26/1/2017, 22:44. -
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Troppe vicissitudini li avevano messi a dura prova, in più non si riposavano da ore, forse anche giorni... riuscire ad entrare nei sotterranei della vetreria, era stato per tutti loro l'illusione di essere vicini a delle risposte concrete, il vedere materializzarsi dell'incontro con i propri cari... il ritrovarsi sbalzati così lontano da quella realtà li demoralizzò nuovamente...
Reyna stava letteralmente perdendo il senno!
Non poteva più restare a guardare, doveva fare qualcosa, quel camice aveva acceso nel centauro una furia indomabile, ferito com'era, lo avrebbe sfinito.
Zoe uscì dall'ombra puntando la pistola verso l'acchiappamostri e dirigendosi con passo deciso verso di loro: "Reyna puoi calmarti e prenderti tutto il tempo che ti serve per avere le tue risposte, tanto non andranno da nessuna parte!". -
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La situazione era oltremodo drammatica. Forse il ragazzo aveva ragione.. e se fossi uno di loro? quanto sarebbe a mia discolpa il fatto che io non ricordi e sia convinto di essere dalla loro stessa parte?.. Seguendo l'invito del ragazzo tolse le mani dal viso.. gli venne in mente il paradosso della nave di Teso... l'eroe greco..
Si narra che la nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fosse conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunse quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa conservasse esattamente la sua forma originaria. Ragionando su tale situazione (la nave è stata completamente sostituita, ma allo stesso tempo la nave è rimasta la nave di Teseo), la questione che ci si può porre è: la nave di Teseo si è conservata oppure no? Ovvero: l'entità (la nave), modificata nella sostanza ma senza variazioni nella forma, è ancora proprio la stessa entità? O le somiglia soltanto?.... Adesso io... come potrei considerarmi? da che parte sono stato? da che parte potrei andare? a chi gioverebbe?
Il dottore, disorientato, fisso' negli occhi il ragazzo agitato con una foto di persone in mano che non ricordava di avere mai visto... il rassicurante e bonario Chtulhu busters, con una pompa del verderame in mano... ed ora si aggiungeva la ragazza che voleva legarlo e portarlo chissa' dove..
forse riusciamo a venirne a capo con la calma..... si rivolse al gruppo e disse...
io davvero non ricordo nulla.. sarei lieto di autarti, quella foto non mi dice nulla e non so se tornando sotto posso venire a capo di qualcosa... avete tutti delle armi e non dovrei rappresentare una minaccia per voi... in piu' , a quanto sembra, sono un dottore.. potrei esservi utile in qualche modo.. solo che dovremmo spostarci da qui, o dentro o fuori... mi viene in mente un detto latino.. "FESTINA LENTA"... AFFRETTIAMOCI.. CON CALMA... .. la testa continuava a martellare...
Edited by bzakirasantjago - 27/1/2017, 12:26. -
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La furia del centauro era inscalfibile, le parole dell'acchiappa-mostri prima e quelle del dottore dopo non intaccavano minimamente il suo stato d'animo, come se Reyna aveva una Riduzione al Danno contro le cazzate, per lui quelle erano solo cazzate, ma la voce in lontananza di Zoe riuscì a creare una piccola breccia nello stato emotivo di Reyna; il centauro fece un passo indietro, restò impassibile alla vista della ragazza, anche se in cuor suo era felice di averla ritrovata; approfittò della situazione ed estrasse la pistola puntandola sul dottore, per lui le parole dell'impostore erano semplicemente raggiri per guadagnare tempo o per tenersi invita quanto bastava per fuggire alla prima occasione; secondo il centauro il dottore sapeva che fin quando conservava il suo segreto sarebbe rimasto in vita, per questo non parlava, in quel momento lui era l'incudine e doveva solo resistere; mentre l'acchiappa-mostri sapeva, Reyna ne era convinto, o meglio nascondeva qualcosa, quello che facevano in questo laboratorio, e non si sarebbe neanche meravigliato se Egon magari aveva anche collaborato o insabbiato qualche esperimento mal riuscito; la revolver calibro 45 era stretta saldamente nel pugno fermo e deciso del centauro, -Ora fate i bravi e raccontateci tutto quello che sapete su questo posto... comincia tu...-, disse Reyna facendo un cenno all'acchiappa-mostri, -...magari a questo fottuto bugiardo gli torna in mente qualcosa, ma attenzione..., la revolver era puntata verso il dottore e pronta a fare fuoco, -...alla prima incongruenza potete dire addio alle vostre vite- . -
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" Come girano le cose...un attimo fa stavo offrendo una sigaretta a questo tizio e ora mi ritrovo nel bel mezzo della scena finale delle iene...La ragazza mi sta puntando la sua pistola, ma è tranquilla...lui invece è fuori controllo...non ho nulla in mano per accontentarlo...devo essere spietatamente sincero " Le parole rabbiose di Reyna avevano irritato Egon che mantenenne il suo apparente stato di calma, frutto di anni di esperienza in cui si era trovato una pistola puntata contro dozzine di volte - Amico rispondi tu a questa domanda...Esiste una risposta che ti accontenterà...esiste? Quante volte hai mostrato quella foto...quante volte hai minacciato di sparare a qualcuno...quante volte hai sparato a qualcuno...eppure sei ancora qui a fare le stesse domande...ti ho già detto quello che so eppure non era quello che volevi sentire...volevi speranza, una traccia...mi puoi sparare e torturare e allora ti dirò tutto quello che vuoi...dov'è la donna e il bambino e ti confesserò anche di aver partecipato all'assassinio di JFK, di Martin Luther king e Gandhi...A me non importa nulla di voi e ne di lui...ma lo senti questo - L'acchiappa mostri fece una pausa indicando con l'indice il pavimento o quello che c'era sotto - questo è lo stomaco di Cthulhu che si contorce e si prepara ad inghiottire questo mondo ed io sono l'unico che ha interesse ad impedire questo...forse sarò un pazzo ma voi siete in vita da abbastanza tempo da aver capito che la pazzia non è altro che un punto di vista diverso...ora se vuoi parlare con me, tu e la tua amica dovrete mettere via le vostre armi...allora potremo parlare come si deve...altrimenti uccidetemi, le chiavi sono vicino al portellone, nel cruscotto ci sono un pò di merendine, una stecca di sigarette e qualche chiavetta usb con un pò di vecchi mp3 - Egon poi si mise in attesa della risposta dei due mettendosi a braccia conserte e appoggiandosi all'auto.
Edited by The Cthulhu-Busters - 1/2/2017, 13:00. -
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Lo sconosciuto parlò a Reyna senza mai abbassare lo sguardo, il tono della sua voce era costante e fluido, si percepiva sincerità e rassegnazione, forse quella rassegnazione di un uomo stanco di lottare contro i suoi simili, più prontato sull'unione delle forze per combattere qualcosa di più grande, di non umano...
Zoe caló l'arma in segno di fiducia, anche se le veniva difficile, volle tentare dandogli questa possibilità, un gesto per mettere entrambi alla prova, un modo per valutare, la sincerità del Cthulhu Buster e la sua attitudine a diffidare di uno sconosciuto.
Ora l'attenzione era totalmente su Reyna, la paura di non ritrovare la sua famiglia lo stava divorando, la disperazione sfociava nella rabbia, e probabilmente con questo suo gesto, le cose sarebbero potute anche peggiorare...
"Sono stanca di lottare contro tutto e contro tutti... questi bastardi ci stanno privando anche della nostra umanità... non proviamo più compassione ne pietà per nessuno, pensiamo solo alle nostre vite egoisticamente, non chiediamo più se si ha bisogno di aiuto, piuttosto togliamo per appagare noi stessi... che differenza c'è tra noi e loro... chi può dire che noi siamo giusti e le loro creazioni sbagliate, non siamo forse anche noi dei mostri?! Non basta saper piangere per essere umani... se veramente vogliamo cambiare questo mondo, prima dobbiamo cambiare il nostro approccio con esso..."
Zoe fece una pausa e poi diretta a Reyna aggiunse: "Quest'uomo è innocuo e magari potrebbe esserci d'aiuto con un appressamento diverso... ora calmati per favore!". -
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La ragazza catalizzò lo sguardo e l'attenzione di tutti ed a termine del discorso un lampo di luce squarcio' il cielo privo di stelle in quella fredda e interminabile notte.. o perlomeno così parve a Teseo..
e se la chiave di tutto fosse l'amore? e se fosse il quinto elemento a scardinare il sistema?...
Un applauso spontaneo e sincero scoppiò fragoroso dalle mani del dottore, poi ad un tratto una fitta.. un pensiero.. un ricordo...
Medel... Brozo.. prendete i prigionieri e preparate tutto per il protocollo Stadium...noooo.. lasciateci... noooo... vi prego.... noooooo... inutile implorare... forza.. non perdiamo altro tempo....
Le mani alle tempie e lacrime dal viso... si rivolse al ragazzo e disse..
Cerchi la tua famiglia? Vuoi informazioni? quello che so di certo è che facevo parte dello staff sanitario... qui non posso aiutarti... forse posso farlo liggiu'... nei laboratori... nonostante le scosse, forse, quello che cerchiamo è nei sotteranei... ci metto la mano sul fuoco..
Osservo' tutti negli occhi... e continuo'...
se ve la sentite io faro' da apripista...
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Il pollice della mano destra del centauro accompagnò lentamente il cane della revolver in avanti; Reyna non credeva ad una parola di quelle dette dai due, e sicuramente anche Zoe, ma se effettivamente avevano ancora una mezza idea, sempre se era possibile, di entrare nel sottosuolo della vecchia vetreria, gli ultimi arrivati magari potevano essere d'aiuto.
-Bene... diciamo che vogliamo entrare i questo famigerato laboratorio e tu ci fai da apripista...-, disse Reyna facendo un cenno con la testa al dottore, poi guardando anche l'acchiappamostri aggiunse, -Come raggiungiamo un posto a circa 15, 20 metri nel sottosuolo, con sopra almeno 10.000 tonnellate di macerie, e per giunta con scosse sismiche di scala 4 o 5 credo, con un intervallo di tempo tra loro di 10 minuti?. -
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" La voce della ragione...La ragazza sembra avere un discreto ascendente sul nostro amico brizzolato...Potrei usare lei per manipolare lui...Mio padre mi diceva sempre che non si può giocare a scacchi senza sapere come muovono tutte le pedine " Egon sbattè forte le mani e le incominciò a sfregarle - Brava ragazza...hai ragione da vendere, mettiamo da parte tuuuuttti i pregiudizi e le negatività e cerchiamo di lavorare come un team...ognuno di noi ha scopi diversi ma a quanto pare vogliamo andare tutti giù nella mansarda del demonio...partiamo dal presupposto che non ci possiamo fidare ciecamente dello smemorato di Collegno, neanche lui si può fidare dei suoi ricordi, forse è convinto di sapere la strada ma in realtà ci guiderà sulla base di un ricordo vago...io credo di riflettere su come agire...io credo, anzi sono convinto che una via esiste...i laboratori si trovano nei piani inferiori, forse sono più di uno, sono piani aggiuntivi che vanno in profondità, quel tipo di struttura in una zona così vicino al mare necessita di un resistenza e stabilità che le normali edifici non hanno il che mi fa pensare che stiamo parlando di una creatura fatta lega di titanio misto a carbonio, cromo il che la rende resistente e flessibile a queste tipo di sollecitazioni...se i laboratori avessero ceduto saremmo difronte ad un cratere - l'acchiappamostri continuò a parlare portandosi la mano sul mento e picchiettandosi il dito indice sulla punta del naso - Un qualsiasi laboratorio medico necessità soprattutto di una cosa, vitale come l'energia elettrica e l'aria...grande quantità d'acqua...credo che vi sia un'allaccio supplementare alla fognatura principale che si congiunge ai piani inferiori, abbastanza resistenti per andare a quelle profondità - Egon poi allargò le braccia - Le mie sono solo deduzioni poi se il pesce Dory ci porta verso un portone con l'insegna luminosa con su scritto ingresso per il laboratorio segreto dei catttivi...allora lungi da me nel fare obbiezioni - . -
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(OFF : I Tiri Sanità li trovate qui : Tiri Sanità
nel caso sopravviva qualcuno, un personaggio a caso potrebbe raccontare questo :
Reyna Mayer 58 Successo
Egon 74 Successo
Thevenot 49 Fallimento
Zoe 81 Successo
)
Ci fù una forte esplosione, detriti, macerie sparati verso il cielo senza stelle, polvere ovunque; ciò che vedemmo, grazie a un assottigliarsi fin troppo sinistro dei vapori e della polvere, fu qualcosa di completamente diverso e infinitamente più orribile e disgustoso. Era l'assoluta, concreta incarnazione della "Cosa Che Non Dovrebbe Esistere" cara ai romanzieri, e il paragone più comprensibile che si possa fare con qualcosa del nostro mondo è con un eruzione vulcanica di lava.. nera, come viva, quasi senziente: il grande muso che sorge gigantesco da immense cavità della terra, costellato di strane luci colorate e prossimo a riempire il cortile interno della Vecchia Vetreria come uno tsunami di guano maleodorante che si riversa su una spiaggia. Ma noi non eravamo su una spiaggia. Eravamo in quello spazio aperto pieno di cadaveri macellati verso il quale avanzava, ribollendo, quella colonna d'incubo nera e iridescente, plastica, capace di estendersi fino a un raggio di cinque metri. Acquistava una velocità insensata e spingeva davanti a sé una spirale formata dai pallidi vapori del sottosuolo che si addensavano di nuovo. Era una cosa terribile, da non potersi descrivere, più grande di qualsiasi treno sotterraneo, di qualsiasi mostro meccanico partorito dall'uomo... Un'informe congerie di bolle protoplasmiche, accese debolmente di luce propria e con miriadi di occhi temporanei che si facevano e sfacevano come pustole di luce verdastra su tutta la faccia rivolta a noi e che riempiva tutto lo spazio, schiacciando detriti, paranze, cadaveri. Ci giunse un verso beffardo e infernale, che ci gelava l'anima che impietriva i nostri mortali corpi : «Tekeli-Ii! Tekeli-li!».
Ordine :
Zoe
Reyna
Egon
Thevenot
(OFF : Reyna Mayer, Egon, Zoe provano una paura molto forte, Thevenot subisce uno shock lieve, in qualche modo il suo passato da scienziato NWO lo ha aiutato, ma ha un impulso molto forte a fuggire via). -
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La tensione era scesa sotto i livelli di tolleranza, l'approccio era finalmente cambiato e si stava studiando un piano per rientrare nei laboratori, o in quel che ne restava...
Purtroppo quella situazione di tregua durò meno di un battito di ciglia, improvvisamente un'altra scossa li investì, tutto tremò furiosamente ed una coltre di fumo e detriti riempí tutto lo spazio intorno, la visuale si ridusse drasticamente e l'aria impregnata di macerie e polvere li sommerse come uno tsunami...
Zoe si portò le mani alla faccia cercando di proteggersi gli occhi, ma una massiccia dose di polvere gli entrò nei polmoni seccandole le vie respiratorie... una sensazione di confusione iniziò a divampare e mentre l'aria tornava ad essere respirabile, la ragazza cercò di riacquistare lucidità...
L'esplosione fu immensa e rapida, la coltre li sommerse completamente e quando si diradò, rivelò il suo segreto... una figura indeforme riempí la scena davanti a loro, un insieme di materie immonde decomposte, coronate da occhi pulsanti e fauci affamate di carne, la paura Iniziò a fluire nei loro corpi, e Zoe si sentì come se fosse stata trasformata in una statua di sale, il terrore si era impadronito del suo cervello e nessun segnale arrivava ai muscoli del suo corpo... era praticamente paralizzata!. -
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La terra tremò di nuovo, questa volta la scossa non era solo violenta, ma anche molto in superficie, frammenti del vecchio edificio continuavano ad affondare sempre più lentamente verso gli abissi della vetreria, mentre qualcosa stava fuoriuscendo minacciosa e terribile tra la polvere delle macerie e la fredda aria gelida di quella notte senza fine; Una figura indescrivibile lasciò Reyna interdetto per alcuni attimi, quasi era affascinato dalla sovrannaturale forza e dall'aliena forma, forse era quasi arrivato a toccare la follia con un dito, quel dito che ancora era appoggiato al grilletto della Revolver calibro 45 e che in quel momento, forse per la prima volta nella sua vita tremava.
Il centauro si chinò dietro la Cthulhumobile con le spalle sulla portiera, il cuore gli batteva forte in petto ed il respiro era sempre più affannato, si sentiva quasi soffocare; Poi vide Zoe, era di fronte a lui, era come paralizzata; quella creatura aveva scombussolato anche lei, -Zoe... ZOE...-,disse, la ragazza era come diventata sorda, -ZOEEEEE..., Reyna gridò con tutta la voce che aveva in corpo, poi allungò la mano e afferrò la ragazza per la cintura cercando di tirarla verso di lui, dietro la Cthulhumobile. -
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Egon rimase fermo a fissare la creatura, il suo sguardo fiero e penetrante osservò ogni movimento vorticoso dell'essere emerso dalle viscere della vetreria...l'acchiappa mostri sembrava un predatore del Serengeti pronto a balzare sulla preda indifesa, per un osservatore esterno il volto del ex-nwo era l'emblema della spavalderia, dell'audacia e della forza di volontà...in quei brevi momenti di caos con il mostro che ad ogni movimento sferzava l'aria intorno a se, nella mente di Egon riecheggiavano solenni queste parole
" pe pe pe pe pe pe
pe pe pe pe pe pe
pe pe pe pe pe pe
pe pe
pe pe pe pe pe pe
pe pe pe pe pe pe
pe pe pe pe pe pe
pe pe
upa neguinho na estrada
upa pra’ la e pra’ ca’
virgem que coisa mais linda
upa neguinho comencando a andar
comencando a andar
comencando a andar
zazuera zazuera
zazuera zazuera
aeiou ipselon
aeiou ipselon
aeiou ipselon
fio maravilha nos gostamos de voce
fio maravilha faz um pra’ gente ver
brigitte bardot bardot
brigitte beijou beijou
na fila do cinema todo mundo se afogou
ay ay caramba ay ay caramba
ay ay caramba ay ay caramba"
In realtà Egon era terrorizato...non aveva mai incontrato ancora una creatura del genere...il suo corpo tremava talmente tanto da sembrare fermo, la sua mente era partita per Rio, il suo istinto gli diceva di correre altrettanto lontano, la sua voglia di vivere gli diceva di trovare un nascondiglio, le sue mutande...che ve lo dico a fare.
Il momento passò ed Egon ritornò ad essere un chtulhu-busters " Non ho mai incontrato una creatura come te...Tekeli-Ii? Uno Shoggoth...Aveva ragione Abdul Alhazred...è una follia...ma è per questo che sono qui...è per te che faccio tutto questo " Egon si avviò verso la sua auto...il primo passo fu pesante e difficile, convincere il suo corpo a muoversi è stata una sfida...come disincagliare un piede dalle sabbie mobili...il secondo passo non fu più semplice...l'acchiappa mostri tirò fuori il suo fucile protonico e si posizionò davanti l'auto pronto a sparare - Se vuoi essere d'aiuto prendi il fucile protonico di riserva nell'auto o altrimenti porta la ragazza e Johnny Mnemonic via di qua - Disse Egon a Reyna - Ora se mi vuoi scusare devo mostrate alla troia preistorica come si lavora all'assessorato - L'acchiappa mostri sparò il raggio protonico verso la creatura.
Edited by The Cthulhu-Busters - 21/2/2017, 11:39.
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