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.Sandro Kan Tiro Fortuna [83] Sbagliato!
(OFF : BUAHAHAHAHAHAHAHHAHAHA)
ZACK! Sandro senti un'altra, un'ultima coltellata affondare nella sua schiena... poi riuscì a scappare da quel maledetto vicolo...
Sandro Kan Danni subiti [1]
(OFF: Considero questa la tua azione di uscita dal vico 11, aggiorna la scheda)
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Eizon+1 .
User deleted
Si avvicinò al vicolo camminando lentamente. Secondo le informazioni ricevute doveva chiedere di Akira, presentarsi a lui per il primo contatto con la resistenza.
Aspettò qualche minuto davanti all'ingresso del vicolo.
Non vedeva nessuno, ma sentiva e sapeva di essere seguito da diversi occhi.
Un cassonetto giallo per la raccolta dei vestiti della Caritas colpì la sua attenzione. Era stato messo in un posto strano per quel genere di apparato. Appena sotto il marciapiede, in uno spazio di solito utilizzato come parcheggio.
Proseguì oltre il vicolo per vedere se c'era movimento. Nulla. Solo viandanti.
All'interno del vicolo passò davanti ad una moto bianca, una MT03, incatenata ad un palo della luce. Sul faro era esposto un cartello con la scritta vendesi.
Pensò: "forse non troverò questo Akira, ma almeno ho trovato la moto da acquistare.... -
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Eizon si inoltrò nel vico 11 di via Indipendenza, in realtà era più preciso dire vico 11 di Lungomare Caboto, ma per tutti i ribelli il covo della Resistenza al Nuovo Ordine Mondiale si trovava in via Indipendenza, quantomeno per il nome; Eizon guardò il suo orologio, era ancora fermo alle 3:37 am, forse si era rotto... strano però, non aveva mai dato segnali di malfunzionamento; il vico era deserto e aveva un aria spettrale, il samurai post-moderno cerco il civico 24, sapeva che li avrebbe trovato il covo della Resistenza e incontrato il sub-comandante Akira in persona, un suo vecchio amico, con cui aveva studiato il kung fu della Mantide Religiosa per ben 7 anni... poi Akira aveva deciso di abbandonare quel percorso taoista e di iniziare a studiare l'arte divina dell'Aikido; si erano visti ancora alcune volte poi avevano perso definitivamente i contatti, il 2012, la Terza Guerra Mondiale, l'inizio della ribellione e della Resistenza; era quasi a metà del vico quando vide del fumo uscire da una finestra al secondo piano, alla sua destra... vide la luce ubriaca di alcune fiamme affacciarsi da quel fatiscente e piccolo balcone, era proprio il civico 24! qualcosa era successo recentemente, probabilmente uno scontro a fuoco con armi pesanti, era il caso di tenere gli occhi ben aperti, l'incendio era al secondo piano... il covo della Resistenza era forse andato completamente distrutto? . -
Eizon+1 .
User deleted
Il fumo continuava ad uscire dal balcone del secondo piano. Si spostò con attenzione sulla parte opposta all'edificio covo della resistenza. Si avvicinò lentamente all'altezza del portone del civico 24. L'odore di fumo si sentiva già da lì, ma non era intenso. Probabilmente, era passato parecchio tempo dall'attacco subito.
Non si udivano rumori, ne voci. Solo un getto d'acqua e lo scoorere della lama estratta dal fodero. "La spada è certamente meglio della pistola in questi stretti spazi e più silenziosa".
In pochi minuti era al secondo piano, davanti la porta aperta del covo. Nessun segno di vita. Solo il suo respiro. Entrò nell' ingresso in penombra. Avanzò. Un' altra stanza con divani e poltrone. Tutto era in disordine, rovesciato a terra. Segni di lotta, tracce di sangue, ma nessun corpo.
Senza preavviso, mentre si girò per avanzare nella casa, sentì una lama sotto la gola. Lasciò cadere la sua sapada ed indietreggiò sotto la pressione crescente della lama sulla gola.
Il suo avversario era sulla sua destra, uscito dal nulla, dal buio. Intravedeva solo una lunga capigliatura. "È il momento di morire" pensò colpito dal freddo della lama.
"La sua lama è fredda e tagliente. L'impugnatura e tiepida e morbida. Solo così posso combattere".
In quel momento, come un fulmine che squarcia l'aria, in pochi istanti sentì un gran calore. "Guerriero", disse. "Siamo l'élite" rispose l'altro e scoppiò in una grande risata.. -
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l'immaginazione di Eizon era sempre stata fervida e brillante; nella tensione e eccitazione del momento immaginò di entrare nel Covo della Resistenza e di rivedere il suo vecchio amico capellone, compagno di katana; immaginò di scambiare con lui alcune parole, il loro mantra marziale "siamo l'elite"; sarebbe stato bello rincontrarlo dopo tutto quel tempo passato; putroppo il fumo, le fiamme e quei cadaveri per terra lo riportarono alla cruda realtà; l'incendio era proprio li al Covo della Resistenza, attraverso il visore notturno notò alcuni corpi per terra vicino la porta di ingresso, dilaniati da quelle che potevano essere state esplosioni di granate a frammentazione; le teste oblunghe, completamente pelate, avevano le orecchie a punta, forse dei mutanti, ne aveva sentito parlare : esseri con mostruose mutazioni frutto di esperimenti genetici ad opera dei pazzi scienziati del Nuovo Ordine Mondiale; si vociferava che il loro laboratorio fosse alla Vecchia Vetreria e solo Dio sapeva cosa quei folli assetati di potere stessero facendo e cercando li dentro; il Covo della Resistenza era stato completamente distrutto, fiamme, fumo ovunque, non riusciva a andare oltre l'ingresso... .
Vico 11 - Int.24 - Base della Resistenza |
