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X Col Moschin
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Thevenot entro' nell'ampio bagno, si spoglio' completamente e scavalcando il gradino entro' nella doccia... Regolo' la temperatura sullo screen a 45 gradi celsius e si gusto' quel getto d'acqua mostruosamente rilassante...
Il piatto doccia era grande..Pozzi Ginori.. .. conosceva l'alta qualità delle ceramiche realizzate a Gaeta, la fama era mondiale e la sede era proprio a pochi passi da li'...
Si fermo' a pensare un secondo... brevi flash ritornarono alla mente... forse ci era stato... ricordava ampi spazi necessari alla produzione... forni ovviamente... immensi forni... macchinari, macchinari e attrezzature di ogni tipo... luoghi di stoccaggio.. sotterranei per i pezzi di ricambio e ampi piazzali per il carico e scarico merci..... in piu' il grosso ufficio del direttore con ampie vetrate per dare uno sguardo sul mare.. a pochi metri dal porto... e se ci fosse stata poi posta in essere un'altra attivita'? quale luogo migliore per potere ovviare ad un eventuale perdita della vetreria? perché non li?
Digito' qualcosa sullo screen della doccia e l'acqua si chiuse, l'aria era intrisa di vapore e subito' si aziono' un aspiratore asciugando il locale dall'umidità... cazzo Egon... un luogo da favola qui... per un panino al salame invece basta dare due colpi sul frigo? .. Thevento sorrise all'idea ma poi si infilo' svelto l'accappatoio, si vesti con dei panni puliti che gli aveva fatto trovare Cinzia ed ando' da Egon per metterlo al corrente del suo pensiero....
Ovvio, erano ricordi latenti, ma da li si poteva cominciare...
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