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Custode di Gaeta
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[Quest - Metamorfosi - Vecchia Vetreria]
"Non sparate, sono vostro amico, fate in fretta, da questa parte!" gli occhi si abituarono all'oscurità, le pupille si dilatarono per far entrare più luce possibile e Zoe e Reyna iniziarono a delineare davanti a loro la sagoma dell'uomo che gli stava parlando; si trovava all'ingresso di uno stretto corridoio formato dalla parete perimetrale del complesso e dalle mura di un piccolo fabbricato alla loro destra; il drone si avvicinava sempre di più e ora si trovava a circa a 20 metri dalla zona dell'ingresso mentre il ronzio diventava più assordante, altri pochi istanti e probabilmente i due sarebbero stati avvistati...
Ordine
Reyna
Zoe
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Reyna disarmò lentamente il cane della 357 magnum, mentre il suo sguardo rimaneva fisso sulla sagoma senza volto nascosta tra le ombre; non avevano altra scelta che fidarsi di quell'essere, Reyna lo sapeva bene, il drone dietro di loro si stava ormai avvicinando e tempo una manciata di secondi e sarebbero stai scoperti; lo scout fece un cenno con la mano libera a Zoe, per invitarla ad abbassare l'arma, poi si rivolse con un filo di voce all'essere di fronte a lui, "non vogliamo farti del male, tranquillo"; Reyna si avvicinò ulteriormente, ma restando comunque allerta, "Andiamo! Ma niente scherzi, ne vale la tua vita"
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La ragazza avvertiva il ronzio del drone alle sue spalle diventare ogni secondo più forte, la sensazione del suo avvicinamento era fortissima, si trovava tra speranza e morte certa, così senza esitare un secondo abbasso l'arma la ripose nella fondina e con un gesto sinuoso e continuativo estrasse il coltello che nascose rapidamente tra le dita delle mani e il retro dell'avanbraccio..
"muoviamoci!!! Mi sento sto robot alitarmi sulle spalle!!! Detto questo a Reyna, Zoe fece uno scatto avanti sorpassandolo e si diresse velocemente verso la sagoma nell'ombra pronta a tagliargli la gola se avesse provato a fregarli...
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[Quest - Metamorfosi - Vecchia Vetreria]
I due compagni d'avventura seguirono la sagoma dell'uomo nel corridoio in ombra tra la parete perimetrale del complesso industriale e quello che sembrava a prima vista un magazzino esterno; alla fine del corridoio lo sconosciuto li fece entrare attraverso uno stretto passaggio che si apriva nella parete interna e i due vennero introdotti all'interno della struttura in cemento confinante con il magazzino; Si trovavano all'interno di una stanza buia...
"Qui siamo al sicuro.." disse l'uomo... e accese una torcia, l'improvvisa lama di luce squarciò l'oscurità infastidendo per un attimo la vista ai due centauri, poi l'uomo puntò la torcia verso una parete illuminando un ambiente spoglio, pieno di macerie e mobili sfasciati... non sembravano esserci uscite...
Zoe e Reyna poterono vedere meglio l'uomo... o meglio l'essere : un bipede, alto circa due metri e dieci, di corporatura robusta, vestito con stracci larghi e bisunti, con occhi rossi che emettevano una strana luce e parte del corpo ricoperto da squame verdi. Ai piedi e a una delle mani aveva tre lunghi artigli affilati, due dita della mano "sana" si erano ridotte a rametti secchi; la testa aveva una forma che aveva ancora poco a che fare con la fisionomia umana; parte del viso era ricoperta di squame verdi, i capelli erano totalmente caduti e mentre pronunciò le ultime parole sembrò affacciarsi tra gli affilati e grossi denti gialli una lingua forcuta...
"Vi prego non abbiate paura... sono vostro amico..."
Ordine :
Reyna
Zoe
Edited by bzakirasantjago - 2/10/2013, 16:33
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Lo scout della resistenza si accinse a riporre la 357 magnum dietro la schiena, per poi incastrarla nella cintura dei pantaloni, non voleva rischiare di innervosire quella montagna di squame e comunque qualsiasi cosa sarebbe successa sapeva che in quello spazio cosi ristretto un arma da fuoco sarebbe servita a ben poco; Reyna nel mentre si guardò intorno, la stanza era piccola, fredda e umida; sulla base delle pareti era presente un'alta densità di muschio, così come sul pavimento ormai sconnesso a causa delle numerose radici che si erano fatte strada sotto di esso; ragnatele di ogni forma e dimensione decoravano in modo spettrale gli angoli bui della piccola stanza, rendendola ancora più tetra e opprimente; l'aria all'interno era densa e pesante a causa dell'umidità che stagnava all'interno ormai da chissà quanto tempo, così pesante che Reyna faceva quasi fatica a respirare;
lo scout tornò ad osservare lo strano essere dopo aver riposto l'arma, ne aveva viste tante quella notte e fidarsi ciecamente di un mutante, se così poteva essere chiamato, sarebbe stato un azzardo, ma ora non aveva altra scelta e doveva stare al suo gioco "Grazie per l'aiuto amico, ma a quanto pare siamo finiti in un vicolo cieco"
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Zoe non riusciva a staccare gli occhi dall'essere, averne incontrati due qualche chissà quante ore prima (ormai il tempo aveva perso ogni suo significato) e aver rischiato di rimetterci le penne e ora vedendosene uno davanti a pochissima distanza e per di più in una stanza ridottissima non la tranquillizzavano affatto.. Sembrava sincero mentre parlava, ma chi poteva dirlo!!! Anche la bambina mutante che adescò Reyna sembrava amichevole invece poi presentò la sua vera natura..
"anche noi non siamo qui per farti del male, ti ringraziamo per averci aiutato a sfuggire al drone e ti chiediamo perché? Le nostre nature sono visibilmente differenti e di solito non c'è alleanza tra mutanti ed umani, anzi immagino che siano stati proprio i secondi a tramutarti così... Cosa ti spinge ad avere fiducia in noi? Se vuoi che ci fidiamo di te devi darci delle informazioni e se la tua causa o la vostra, se non sei solo, andrà in simbiosi con la nostra potremmo anche unirci e lottare insieme..
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[Quest - Metamorfosi - Vecchia Vetreria]
"Non so chi siete e cosa ci fate qui, ma il mio intuito anomalo e ipersviluppato mi ha subito fatto capire che di sicuro non appartenete a quella gente li, quindi ho solo cercato di aiutarvi sapendo che sareste stati avvistati in breve tempo dai droni sentinella" mentre parlava dall'alto dei suoi due metri e dieci un piccola lingua rossa, prensile e forcuta guizzava fuori dalle enormi fauci... era stato un essere umano e i segni della metamorfosi in corso erano ancora evidenti, una piccola parte del viso era ancora umana e le espressioni degli occhi nonostante la strana luce rossa e le pupille a fessura verticale, tradivano ancora emozioni umane, sopratutto tristezza...
ci furono alcuni attimi di silenzio...
poi accadde.. un fortissimo e lancinante dolore esplose nella testa dei due centauri, come centinaia di aghi incandescenti conficcati all'improvviso nel cervello; anche il gigante rettiloide si teneva la testa in preda a fitte e a forti spasmi; il tutto durò circa 30 secondi che sembrarono ai due interminabili... poi scomparve....
"l'avete sentito, l'avete sentito? era Lei, era Lei, quei bastardi la stanno torturando..." il gigante squamoso sembrava molto triste...
Ordine :
Reyna
Zoe
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Reyna riaprì lentamente gli occhi, sentiva ancora il suo respiro affanato mentre le mani irrigidite ancora cingevano la testa come se volessero proteggerla da quel forte dolore; gli occhi del centauro tornarono a rimettere a fuoco quel luogo e l'essere mutante difronte a lui; il suo sguardo era triste e colmo di dolore; quello che stava vivendo in quel momento quell'essere lo rendeva umano tanto quanto loro, "che cosa è stato? E che vuoi dire con... era lei? Quel dolore è stato causato da un altro essere?
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Il dolore lancinante alla testa si affievolì lentamente, la ragazza per un attimo si trovò disorientata, la penombra nella stanza non la aiutava affatto e mentre cercava di capire dove fosse e perché, sentì la voce di Reyna al suo fianco e percepì dal suo suono che anche lui era abbastanza scosso dall'accaduto.
Zoe aveva ormai ripreso padronanza dei suoi sensi e rivolgendosi al gigante di fronte a lei gli chiese: "cos'è stato? Cosa fanno di preciso in questo posto?"
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[Quest - Metamorfosi - Vecchia Vetreria]
"Lei è una mia amica e quei bastardi la stanno torturando, il grido che avete sentito non lo avete udito, lo avete sentito dentro la testa, era un segnale, un'onda elettromagnetica o qualcosa del genere perchè Lei ora comunica come alcuni insetti, a causa delle mutazioni genetiche emana pensieri, segnali elettromagneti... la hanno trasformata in un essere metà donna metà farfalla, ma la mutazione finisce per ucciderti, alcuni organi interni non sopportano i cambiamenti e collassano; la torturano per sedare le crisi fortissime che ha continuamente, la sua mente è letteralmente inondata da immagini e visioni di ogni tipo a causa delle nuove sensibilità acquisite, inizia a urlare con la mente e per contenere le crisi le praticano forti elettroshock; fanno esperimenti con sostanze mutagene su noi Inutili tutti i giorni, giocano a essere Dio, vogliono creare supersoldati, macchine da guerra indistruttibili, fino a ora hanno fallito perchè noi mutanti finiamo come vi ho detto per morire in tempi brevi, io sono riuscito a scappare per una pura casualità... so che esistono degli antidoti che possono invertire il processo e riportarci forse ad essere umani o quantomeno a interrompere il processo di metamorfosi, ma sono dentro quel maledetto laboratorio..." gli occhi di quell'essere erano profondamente umani nella loro tristezza...
Ordine :
Reyna
Zoe
Edited by bzakirasantjago - 15/10/2013, 10:48
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Un terribile senso di angoscia invase lo stomaco di Reyna, il pensiero che molte persone, probabilmente molte vecchie conoscenze o amici potevano ora essere mutanti o peggio, morti, a causa di questa folle idea del NWO, lo rattristiva; come poteva l'essere umano arrivare a questo? Come poteva la sete di potere portare a fare del male hai nostri simili? "E' colpa di questo maledetto mondo, di come l'abbiamo costruito, ci vizia, ci culla nella sua lussuria fino ad assuefarci e piano, piano incomincia ha logorarci dall'interno, lentamente, fino a quando non diventiamo avidi, infidi, egoisti, malvagi"; Reyna era disgustato dai suoi pensieri, ma purtroppo quella era la realtà dei fatti e quel posto ne era l'ennesima conferma; la sua angoscia però continuava logorarlo dal interno sempre più avidamente, più incessantemente, proveniva da un sentimento profondo, un sentimento verso persone a lui care; "e se fossero state portate qui!"; l'angoscia del centauro crebbe, crebbe a dismisura; per un attimo la sua mano si avvicinò alla tasca interna della giacca di pelle, nella tasca in cui teneva la fiaschetta di rum, poi però riusci a controllarsi e la rabbia prese il sopravvento, "ok... Ti aiuterò!"
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La ragazza ascoltò angosciata il racconto del nuovo amico mutante, era terribile cosa veniva fatto a queste persone, di colpo tornò con la mente alla bambina che aveva sparato alla vecchia base nato, il suo stomaco si chiuse e il rimorso la invase completamente..
"mi dispiace.. Non pensavo tu fossi umana, non credevo ti avessero fatto ciò.."
"ci hanno già tolto tanto della nostra vecchia vita, non resterò a guardare mentre tentano di privarci anche della nostra anima.. Ti aiuterò anch'io, conta pure su di me!
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[Quest - Metamorfosi - Vecchia Vetreria]
"non ho parole, vi ringrazio, mi date ancora speranza, ero disperato; da qui possiamo superare facilmente l'ingresso principale e arrivare senza essere visti nella zona laterale del complesso, da li dobbiamo trovare un modo per entrare, ci sono parecchie CCTV che monitorano tutte le zone ma ho delle armi che possono aiutarci, venite con me..." detto questo il colosso rettiliforme illuminò con la torcia una zona d'ombra alle sue spalle e si infilò in un altro passaggio simile a quello che gli aveva permesso di entrare in quella stanza; i due centauri seguirono il mutante strisciando attraverso il varco nella parete e si trovarono in una sorta di magazzino improvvisato... c'erano casse su alcuni scaffali, bauli e vari contenitori tra macerie, polvere e ragnatele... una porta in metallo si intravedeva in fondo alla stanza...
"Ecco qui ci sono alcune armi che sono riuscito a procurarmi qui e là... possono aiutarci..." disse l'uomo lucertola indicando un grosso baule nero sporco di polvere, lo aprì... "tra queste c'è questo fucile es42105 a raggi ionici silenziato, manda in tilt i circuiti colpiti, neutralizza rapidamente le cariche statiche, ha un ampia gamma di flusso ionizzato, è sicuro e induttivo, potrebbe esserci molto utile per i droni sentinella" a Reyna la descrizione dettagliata di quell'arma ricordò un vecchio amico di Gaeta che frequentava in gioventù che quando parlava di armi e armamenti si lancianva in dettagliatissime e entusiastiche descrizioni con gli occhi fuori dalle orbite e l'immancabile vena attappata... l'entusiasmo era tale che Reyna aveva sempre pensato che potesse avere anche delle erezioni scomposte mentre parlava in quella maniera...
C'erano anche altre armi nel baule :
3 granate SRCM Mod. 35
2 fucili d'assalto + munizioni
1 fucile a pompa + munizioni
1 coltellaccio alla Rambo
Ordine :
Reyna
Zoe
Edited by bzakirasantjago - 17/10/2013, 12:41
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"Bene...", rispose Reyna mentre si accingeva ad avvicinarsi al baule; il centauro lo sapeva bene che con quell'armamento sarebbe stato più facile entrare nella base dell NWO, ma questo non voleva dire che sarebbe stato semplice, dovevano comunque restare vigili e furtivi, ma soprattutto dovevano studiare una valida strategia; Reyna prese tra le mani il fucile a raggi ionici, ruotandolo per capire il funzionamento, non aveva mai visto o usato un arma del genere e non sapeva come metterla in funzione; "Stiamo cercando dei nostri amici scomparsi qualche ora fà...", disse nel frattempo all'essere rettiliforme, "Hai notato qualcosa? O visto portare qualcuno di recente all'interno della base? Uno di loro potrebbe essere vestito con una maglietta nera ed un pantalone militare...", l'esploratore si voltò per un attimo verso il grosso lucertolone che si trovava al suo fianco, come in attesa di una risposta, poi tornò ad osservare nuovamente il fucile, "Ah... Ecco!", Reyna premette un bottone sul fiaco destro dell'arma ed uno strano suono crescente fuoriuscì da essa, come di ricarica, poi una luce celeste incominciò ha crescere d'intensità, proprio all'interno della cellula d'energia
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Anche a Zoe a vedere quell'armamento le si illuminarono gli occhi: "cominciamo a ragionare!! l'idea di doverli affrontare a mani vuote mi preoccupava abbastanza!!"
Prese così dal Baule 1 granata, un fucile d'assalto con relative munizioni e il coltellaccio, lasciò nel baule il suo fucile AR 70/100 ormai quasi scarico per poter essere più leggera e agile.
Si sistemò l'equipaggiamento nelle tasche dei pantaloni, il fucile a tracolla e pose il coltellaccio all'interno dello stivale in un apposito taschino, poi rivolgendosi all'uomo-lucertola: "hai già un modo per entrare li dentro? Riusciresti a farci una piantina così da renderci un po' meno sconosciuto il posto?"
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552 replies since 19/2/2013, 17:45 5983 views
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