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.Duff prese la ricetrasmittente passatagli da Reyna e cerco' di sintonizzarla sullo stesso canale dei suoi nuovi compagni d'avventura, ma il segnale era disturbato dal canale della N.B.O. di Antonio Ciano II che stava facendo un reportage sul parallelismo tra Cavour e Nyarlathotep...alla fine riusci ad isolare il segnale.Mentre il professore si stava per avviare spedito verso l'ingresso senti l'ordine di Reyna travestito da avvertimento - Zitti... - e rispose cosi' - Senti John McClane, pensi davvero di avere il fattore sorpresa parcheggiando la tua motoretta a 50 metri da qui? Chiunque ci sia li' dentro sa di noi, tanto vale entrare e presentarci e porgere i nostri saluti...lasciate fare a noi, non serve nasconderci da chi ti ha gia' visto. - Detto questo impugno' le due pistole e si diresse diretto verso l'ingresso. 
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[Quest - Il Nano - Castello Angioino-Aragonese]
la morte che danza, la morte che sta,
la morte che viene, la morte che va,
la morte che vive, la vita che muore.
La morte! La morte! La morte e l’amore!
Pablo era ancora bloccato dietro la collinetta di macerie, la filastrocca dell'Investigatore dell'Incubo lo tormentava, non lo lasciava in pace; All'improvviso sentì dei passi frettolosi avvicinarsi verso di lui, poi una voce minacciosa intimare : "Esci fuori di li e alza le mani, ora, o saremo costretti a uccederti!", per un attimo li vide, attraverso la termocamera, forse erano in 3 o 4, poi si nascose nuovamente...
Nel buio, senza fonti luminose era difficile camminare, sopratutto dopo quello che avevano visto quella notte; i tre procedevano lentamente all'interno, nel buio dei corridoi del Castello, la loro immaginazione eccitata, tra paura e adrenalina, le pupille dilatate a scrutare l'invisibile, in attesa, come se all'improvviso potessero nuovamente trovarsi difronte colossi mutanti, tentacoli viscidi, fauci bavose, maschere urlanti e sanguinolente; il tutto in una dimensione spazio-temporale alterata quasi onirica senza alcuna spiegazione logica , bloccati nel momento presente e eterno delle 3:37 AM; Fecero ancora pochi passi, Duff spavaldo guidava il gruppo, la sua mente persa in una dualità folle e incontrollabile senza alcuna via di uscita, dietro di lui Reyna, l'esploratore della Resistenza, degli AAR, Acari Alcaloidi Ribelli, era un duro, ma a tutto questo non era abituato, a guidarlo una esile speranza, un fotografia recuperata; poi la coraggiosa Zoe, lei voleva risposte a ogni costo, ma cosa la aspettava? in alcuni momenti quella notte, il suo razionale pragmatismo e la sua psiche equilibrata avevano vacillato, la sua mente era preparata a tutto questo? Ancora alcuni passi, poi una tenue, flebile luce diffusa quasi inesistente a far da contrasto con il buio intenso del corridoio e a introdurre un'area piu vasta, forse all'aperto, ma certo, il cortile interno, poi le voci...
"..ora, o saremo costretti a uccederti!"
Ordine
Pablo
Duff
Reyna
Zoe. -
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Pablo non aveva paura della morte... Sapeva che faceva parte della stessa vita... Un passaggio obbligato verso l'inferno.. O verso la salvezza eterna.. Nonostante capisse che ciò che faceva era lugubre e terrificante aveva fatto anche del bene.. Se fosse esistito un Dio giusto, avrebbe comunque soppesato sulla bilancia divina, ogni suo gesto.. Ogni suo atto... E forse in fondo lo avrebbe perdonato... Penso a Bizio, al calore del suo affetto, alla sensazione dolce delle sue fusa.. Ma non risuci a calmarsi... o esco con Bizio... O di qui non esco... pensò Pablo facendosi forza con rabbia, adrenalina, e volontá... Camerati del cazzo... Rivoglio indietro il gatto, lo voglio vedere adesso e non vi ucciderò.. Per una volta sarò buono prese la scarpa che gli rimaneva e la mostro con cautela... Un bluff che nonostante tutto poteva funzionare.. E far guadagnare tempo... Gridò con il fiato che aveva in gola...ridatemi il gatto e avrete salva la vita...la morte per me non è mai stata un problema... Ma scommetto che voi a casa avete dei figli che vi aspettano... O mogli che vi riscaldano il letto... O ancora mamme che pregano Chtulhu che vi protegga... non deluletele... . -
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Duff ascolto' le urla di questo tizio, si era addentrato nel castello per salvare la vita al suo collega Bizio detto Il gatto." Chissa' quanti saranno...di sicuro saranno piu' di due, non saranno tantissimi e solo una persona...che siano uno o cento a noi non interessa...devo pagare, devono pagare tutti "Il professore si volto' verso Zoe e Reyna che stavano dietro di lui, sorrise e disse - Il cucchiaio non esiste -, con le due pistole in mano si affaccio al cortile con gli occhi bene aperti incomincio' a sparare. . -
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"Maledizione Duff... che cazzo stai facendo?" Reyna parlò nella ricetrasmittente, mentre il professore usciva allo scoperto dal tetro corridoio e iniziava a sparare, ma ormai era troppo tardi; non doveva, non poteva fidarsi di quel tizio stralunato, già quella stessa notte aveva rischiato di morire per il suo modo di fare stupido ed avventato; Reyna non sapeva più cosa pensare del professore, "E' semplicemente pazzo? oppure non ha paura di guardare la morte dritta negli occhi?", domande, domande a cui doveva dare risposte, ne valeva la sua vita, una vita che ora doveva salvare; l'esploratore a quel punto caricò il fucile a pompa con due movimenti secchi del braccio, in alto e in basso, mentre si accostava velocemente con le spalle al muro del corridoio, proprio all'imbocco del cortile interno, poi si affacciò furtivo con la testa oltre lo spigolo per scrutare l'area . -
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"Ma cosa diavolo... COSÍ CI FARAI AMMAZZARE!!!!" Zoe era proprio al centro del corridoio, si spostò rapidamente alla sua sinistra ed incollò le spalle al muro cercando di mettersi al riparo il più possibile... "Pazzo Malefico... Ti è andata bene al Mausoleo contro il mostro ed ora pensi di essere immortale!!!"
La giovane ragazza era adirata, cercò con lo sguardo Mayer, era pronta a dileguarsi da li e mollare da solo quel folle... ma la fitta oscurità le impediva ogni visuale, con un gesto rapido e deciso liberò l'AR 70/90 che aveva a tracollo, lo puntò in direzione dei fasci di luce alternanti emanati dalle pistole di Duff "sei senza controllo.. Vai fermato!!" Zoe era pronta per premere il grilletto, ma l'esitazione fu tanta... Non amava colpire alle spalle.. Allentò la pressione dell'indice ma non mollò la mira "se metterai la mia vita seriamente in pericolo non esiterò più a spararti". -
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[Quest - Il Nano - Castello Angioino-Aragonese]
Pablo sentiva il cuore battere fortissimo, aveva paura, era pur sempre un essere umano; l'uomo in fondo come diceva Pascal è pavido e impavido al contempo; solo l'idea di poter morire senza aver completato la sua ultima opera d'arte poi lo faceva stare molto male; Aveva solo voglia di riprendersi il gatto e tornare a creare nel suo macabro obitorio artistico; malediceva la sua curiosità e la sua impulsività, non avrebbe dovuto sparare al nano storpio in quel modo; per un attimo si perse in questi lucubri pensieri di morte, aspettando la mossa dei camerati NWO, poi all'improvviso, la termocamera del suo visore inquadrò uno strano tipo in sovrappeso e in pigiama attillato irrompere sulla scena invasato come un demonio e sparare ai gendarmi NWO come un ossesso; sentì la sua voce urlare : "VI AMMAZZERO' TUTTI! CANI!!!"
Duff era fuori di sè, la sua testa era un inferno, tra visioni, traumi emotivi, maschere, alberi bavosi, pensieri duali, paura e rabbia; rabbia crescente, montante, iniziò a sparare su qualsiasi cosa;
Tiro Fortuna, 2d10=[03] Riuscitissimo!
Sparò 3 colpi, un colpo colpì la collinetta di macerie, mancando di pochissimo Pablo, che ebbe un'improvvisa contrazione coordinata della muscolatura liscia dell'intestino con aumento dell'attività propulsiva dello stesso; riuscì però a controllare il fenomeno di emissione del prodotto interno lordo liquido con una veloce e abile contrazione del muscolo perineale; il secondo colpo seccò un piccione obeso appollaiato in alto sul camminamento che cadde al suolo sfracellandosi come una pera cotta; il terzo proiettile colpì in testa uno dei 4 gendarmi, e lo uccise sul colpo, gli altri 3 vennero presi di sorpresa...
Ordine :
Pablo
Duff
Reyna
Zoe. -
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Il cuore batteva forte... ripensava a Pascal.. in fondo l'uomo non sarebbe tale se non avesse paura.. ma Dio, o Allah, o lo stesso Chtulhu avevano donato agli esseri inferiori il principio di accettarla e convogliarla verso un obiettivo.. Pablo conosceva molto bene la paura, la leggeva sopratutto negli occhi dei clienti che venivano a prospettargli un male.. proprio.. o peggio ancora di un familiare.. Quello che succedeva intorno non lo preoccupava in quanto c'era una legge naturale che aveva il sopravvento su tutto... guai a mettersi tra un leone e i suoi cuccioli..Bizio era un figlio per lui.. la sua ragione di vita.. Cosa spinge un padre a sacrificare la vita per un figlio? Non ha forse paura un padre della morte?? Eppure si vota in toto e si sacrifica per l'esistenza della prole.. No.. non si sarebbe mai tirato indietro.. anzi.. ora non era piu' solo.. lo strano individuo vestito di rosa era lo stesso che aveva incontrato nel vicolo giorni prima..i simili si attraggono.. per qualche strano caso di empatia è sulla mia stessa scena.. e se non è contro di me è comunque una risorsa.. Pablo vide un proiettile passare sopra la sua testa.. un piccione cadere e un soldato morire... non attese oltre.. poso' la scarpa a terra... e sparo' a raffica contro i tre soldati.. al grido... "NEC RECISA RECEDIT...." il prossimo quadro sarebbe stata.. la Battaglia di IWO Jima.. 
Edited by bzakirasantjago - 15/2/2013, 15:54. -
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Duff osservava i tre uomoni armati, uomini addestrati a uccidere, ma adesso erano in balia dell'imprevisto, dell'inaspetatto...la paura mista alla sorpresa rese le loro armi inutili, Duff conosceva bene quella sensazione e sapeva che non sarebbe durata a lungo.Erano tre contro due, insieme a lui c'era l'inseparabile Puck, il professore si volse verso di lui prima di agire ma Puck non era da solo...aveva un piccione nero sulla spalla simile a un corvo per colore e grandezza, era lo stesso piccione ucciso poco fa. Cosa significava...ma il tempo dell domande non era ancora giunta ora, ora era tempo di agire...proprio in quel momento un forte - NEC RECISA RECEDIT.... - si levo' dal cumolo di macerie. Era il tizio del vicolo...ma adesso il suo obbiettivo ora era un'altro, e pensando al nero piccione che accompagnava Puck incomincio' a recitare ad alta voce la sua poesia preferita e allo stesso tempo punto' le sue pistole sui tre e ricomincio' a fare fuoco- Una volta, a mezzanotte, mentre stanco e affaticatomeditavo sovra un raro, strano codice obliato,e la testa grave e assorta — non reggevami piú su,fui destato all’improvviso da un romore alla mia porta.«Un viatore, un pellegrino, bussa — dissi — alla mia porta,solo questo e nulla più!» - . -
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La scena che si stava consumando davanti allo sguardo furtivo di Reyna aveva ormai varcato la soglia della follia; Duff era completamente impazzito; il professore stava consumando i suoi caricatori, recitando una poesia di Edgar Allan Poe, i cui versi descrivevano la visita di un corvo parlante che ripeteva in modo ossessionante un'unica frase, Mai più! a un uomo disperato per la perdita della sua amata, il tutto vestito con uno sgargiante pigiama rosa; al contempo dietro il cumulo di macerie un altro tizio, anch'egli folle secondo Reyna, faceva lo stesso, ma esclamando la frase "Nec Recisa Recedit!" vecchio motto della ormai caduta GdF, che in italiano si può tradurre in “Neanche Spezzata Retrocede”; per pochi attimi Reyna restò interdetto davanti a quella scena, a parte la follia dei due, il suo pensiero andò a tutti i gendarmi allarmati che a breve sarebbero giunti nel cortile, pronti a farli fuori; Reyna però non si perse d'animo, quella follia doveva finire, ed anche al più presto, punto il fucile a pompa contro uno dei miliziani e fece fuoco, ma senza proferire parola. . -
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Zoe furtivamente raggiunse la fine del corridoio che si apriva sull ampio cortile interno, ci mise poco a realizzare che la cazzata di Duff aveva dato ottimi risultati "devi avere un gran bel santo in paradiso!!!" lo sguardo di Zoe cadde sull'ampio ammasso di carne tondeggiante messo in risalto dall'aderente pigiama di flanella rosa "Si!! Hai proprio un gran culo!!!"...
Riconobbe alla sua destra Mayer che si preparava a far fuoco contro il piccolo gruppo di gendarmi presi alla sprovvista dal professore pazzo.. Zoe risollevò il fucile in posizione di tiro, questa volta non mirò la schiena di Duff, ma puntò più in alto della sua testa, in direzione di uno degli uomini armati sulla passatoia "Fottuti sbirri del NWO" e fu così che anche l'AR 70/90 cominciò a sputare colpi.... -
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[Quest - Il Nano - Castello Angioino-Aragonese]
E in un attimo fù l'inferno; Pablo, come ispirato dall'anima lontana di qualche Fiamma Gialla gaia e stralunata, forse di una vicina dimensione parallela e affine, recitò il mantra sacro dell'ex Guardia di Finanza, cosa effettivamente insolita per un ex-farmacista, artista visionario e necrofilo, poi sparò a raffica sui gendarmi del Nuovo Ordine Mondiale; ne colpì 2, uccidendo il primo sul colpo e ferendo gravemente l'altro, mentre il terzo sbirro NWO, che aveva mantenuto il tiro del fucile d'assalto sulla collinetta di macerie preoccupato dalla scarpa esplosiva e dall'artista della Morte, rispondeva fulmineo al fuoco;
Pablo, Tiro Fortuna 2d10=[46], Riuscito!
Per fortuna, nella concitazione del momento, la raffica della guardia venne indirizzata male e Pablo fu colpito solo da un proiettile alla spalla sinistra (OFF : Pablo perde 3 punti ferita, aggiorna la scheda, ho detto aggiorna la scheda porca puttana) ; lo stesso gendarme poi veniva in un attimo folgorato dalla rosa di pallettoni del fucile a pompa di Reyna e dalla successione dei colpi dell'invasato poeta maledetto in pigiama rosa attillato, un mashuppone tra Marylin Manson, Ugo, Superpippo e Platinette; tutto questo mentre Zoe senza esitare finiva il secondo sbirro ferito gravemente da Pablo con una raffica a bruciapelo del suo fucile d'assalto AR 70/90; (OFF : i gendarmi erano sulla passatoia, poi sono scesi)
I 4 gendarmi con il triangolo occhioluto sul braccio erano morti; un silenzio più che surreale era calato sul gruppo di ribelli con in mano le loro armi ancora fumanti e sul macabro artista della Morte alla ricerca disperata e forse vana del suo unico amico, il suo gatto nero...
"cosi' si chiamava il gatto, era il mio animale preferito e il mio
compagno di giochi. Io soltanto gli davo da mangiare, ed egli mi seguiva
dovunque, per casa: anzi duravo fatica a impedirgli di accompagnarmi persino
per la strada." il gatto nero, Edgar Allan Poe
Ordine :
Duff
Pablo
Zoe
Reyna. -
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Il silenzio finalmente tornò inesorabile dopo i boati dei proiettili che avevano riempito la sala, finalmente Duff riuscì a rimettere ordine nei suoi pensieri. Poi si soffermo' ad osservare lo strano tizio ferito rantolante vestito in uno strano mix tra Neo di Matrix, Don Bosco e il Ranger Smith dell'Orso Yoghi, era pronto a fare domande, cosi' si rivolse a Reyna - E' per questo che siamo qui? Per aiutare il tuo amico sadico? Ancora bugie... - Poi punto' la pistola alla testa del tizio ferito voltandosi verso di lui - Avremmo dovuto lasciarti nelle mani della N.W.O., hai ucciso il nostro prigioniero, hai ucciso un uomo ferito e inerme, non ci siamo fatti sparare perche' un maniaco bastardo ne facesse carne da macello - Duff prese un lungo respiro - dammi una valida ragione per non farti saltare la testa qui...adesso - (OFF:Ti prego parla del gatto...ti prego)
Edited by bzakirasantjago - 18/2/2013, 17:59. -
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Una visione... questo pensava Pablo... una dolcissima visione.. non puo' essere lei.. tutto intorno era il caos.. ossa, cadaveri, gendarmi mutilati, piccioni e topi esplosi.. sembrava una scena tratte dalle macchie di Rorschach... Pablo neppure noto' lo strano essere vestito di flanella... neppure noto' la pistola alla testa... neppure sentì le parole proferite in tono minaccioso da Rat - man (ma vestito di rosa).. La sua mente ed il suo cuore erano proiettate verso...E' lei... Viola non è mai morta.. lo sapevo che era viva.. Pablo aveva intravisto durante le fasi della sparatoria una donna prendere attivamente parte allo scontro ma ora che la vedeva bene si rendeva conto che il destino, forse, poteva concedergli una seconda chance.. La moglie era morta durante i giorni della resistenza... ma ora era di nuovo li.. urlo' in preda alla speranza, rivolto verso "sua moglie"..VIOLAAAAA... AMOREEEEEE.... Bizio, il nostro gatto, è prigioniero presso questo Castello... dobbiamo salvarloooooo in fondo Pablo era artista anche inconsapevolmente... quale ritratto migliore nella sua mente poteva esserci??? Non riuscite anche voi a scrutare nella mente di Pablo la scultura del Canova "amore e psiche"?... Ignoro' Robin Hood in Calzamaglia (rosa) (non aveva nulla contro i trans) e si diresse verso il suo amore ritrovato...
Edited by bzakirasantjago - 20/2/2013, 10:11. -
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Il rombo dei colpi era cessato... Zoe si guardò intorno e notò che i suoi compagni di avventura erano in piedi ed illesi, fortunatamente i corpi sanguinolenti e tumefatti sdraiati al suolo erano soltanto quelli dei gendarmi del NWO...
La ragazza aveva ancora l'AR 70/90 in posizione di tiro davanti a lei, la tensione e la paura degli ultimi secondi l'aveva quasi pietrificata in quella posizione e proprio mentre la sua mente si stava rilassando, mentre il corpo ritrovava serenità e tranquillità, ecco la voce del tipo nascosto tra le macerie riportarla ad un'immediata situazione di allerta..
"Amore mio?!?!? Bizio?!?! VIOLA!!!" Zoe istintivamente si guardò alle spalle, come se si aspettasse una seconda donna la quale rispondesse ai deliri del matto... Ma oltre Mayer, nessun'altra...
La ragazza capì che il delirio era rivolto a lei, così migliorò la direzione della canna del suo fucile, il dito indice s'incurvò e aumentò la pressione sul grilletto "FERMO!!! IN GINOCCHIO!!! SEI FUORI DI TESTA, IO NON SONO LEI... SE FAI ANCORA UN PASSO SPARO!!!"
Edited by Zoe Rush - 20/2/2013, 09:04.
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