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john krauser
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Visto lodio che quel tizio aveva verso quel posto, John non disse nulla, si voltò ed uscì dal locale. Recatosi fuori si voltò nuovamente per vedere il bar divampare tra le fiamme,anche se la cosa non gli andava giù lui non fece niente, forse perchè la sua missione era più importante del mettersi a discutere con uno sconosciuto, però una cosa gli era chiara: non avrebbe seguito o chiesto aiuto a quel tizio prima di aver capito cosa stesse succedendo in quella maledetta cittadina. 
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I due avventurieri per un attimo rimasero a guardare l'inferno di fuoco che avvolgeva il Bar al Braccino Corto, il nano zombi morto e i topi esplosivi che fanno cilecca, poi voltarono le spalle e si avviarono verso la strada...
il rumore del fuoco era sempre più intenso, per un attimo sembrò loro ancora di ascoltare la voce del viscido nano dalle braccine corte provenire dall'abisso dell'inferno dei nani avidi :
"...iatevenn a fancul a Cas' Incant'"
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Jack Shapard .
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Finalmente Jack era soddisfatto di quello che stava succedendo, continuò a camminare verso la sua ELLIONOR e senza voltarsi disse: QUI LE NOSTRE STRADE SI DIVIDONO, MA CI RIVEDREMO PRESTO...... MASCHIO.. :-) Così dicendo salì in sella alla sua vespa,tirò la levetta dell'aria, diede una sgambata sulla leva di accenzione, aspettò che uscì la fiammata dallo scarico, levò il cavalletto e dando gas si diresse verso serapo.... . -
john krauser .
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Salutato lo straniero anche John salì sulla sua auto, mise in moto e partì.
Ma la stanchezza ed il sonno si facevano ancora sentire, e l' idea di bere un caffè ancora c'era, così fece un inversione di marcia e si diresse verso quella che una volta era piazza Roma. Camminando lungo quella via il suo sguardo fù rapito da una luce, brillata per qualche istante e proveniente da quello che restava di un vecchio cinema. Incuriosito fermò la macchina diede un occhiata in giro e poi scese dall'auto. Con lo sguardo sempre guardingo si avvicinò all'entrata del teatro fino ad arrivare alla vecchia bacheca che riportava come ultima uscita ancora il film "I MERCENARI 2" del 2012.
Comunque sempre con il pensiero che li dentro ci potesse essere ancora qualcuno John non esitò nemmeno un istante ed entrò
Edited by bzakirasantjago - 14/3/2013, 11:48. -
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(OFF : i Mercenari 2 è del 2012, lho corretto, ricordate entrambi che se volete entrare in una nuova location dovete fare l'azione di ingresso li nella nuova location, quindi John ora fai l'azione d'ingresso nel Cinema Ariston) . -
Jack Shapard .
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Mentre percorreva la desolata via della vecchia stazione dove una volta c'era un bar, Jack vide una panchina. Decise allora di fermare il suo mezzo e di sedersi a fumare la sua pipa "La pippa" in santa pace gustandosi la maestosita' delle rovine della vetreria che gli erano di fronte...senza pensarci un minuto di più fermo' la sua vespa mise il cavalletto spense il motore e si accomodo'sulla panchina, accese la sua pipa e comincio' a pippare.... Finalmente un po' di tranquillita'....questo è uno dei pochi piaceri rimasti di questa vita da cani..mentre continuava a pippare pensava a quante volte da giovane sarebbe voluto addentrarsi nella vetreria e vedere com'era fatta ....perche' non farlo adesso a distanza di tutti questi anni, bisogna pur trovare qualcosa da fare per perder tempo...magari quando avro' finito di fumare andro' a fare un giro all'interno..Resto' ancora cinque minuti sulla panchina dopodiche poso' la pipa nella custodia e si diresse verso l'ingresso della vetreria.. . -
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(OFF : queste dovevano essere due semplici azioni di uscita dalla location, ve le considero azioni di uscita, ma dovete fare le azioni di ingresso nelle 2 location che avete scelto) . -
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Pablo invito' a salire sul suo cinquantino il giornalista, la notte era insolitamente buia... piu' nera del solito.. anche la luna sembrava non esistere... il vento tra i capelli il freddo sulle mani che stringevano il manubrio della sua Vespa 50 special..ha la sua età ma e' sempre un gioiello...... un'odore di plastica bruciata lo riporto' alla realta'.. tizzoni di legno fumanti giacevano al posto del bar.. un'insegna mezzo bruciata riportava la scritta:"ACCINO CORT"...CAZZO E' SUCCESSO QUI.. i pensieri urlavano nella mente di Pablo.. si rivolse al giornalista dicendogli..il caffè dovra' attendere devo cercare risposte...Cosa stava succedendo ancora??? smise di ragionare e si mise a cercare eventuali indizi sul chi e perchè avessere incendiato quel ritrovo di motociclisti e "zoccole"... Pablo stava ancora pensando alla battuta infelice del vecchio proprietario... chissà che fine ha fatto..
(off Ho dato per scontato che Tommaso venisse con me visto che ha accettato il caffè off). -
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(OFF : Se non fa l'azione d'ingresso può sempre andarsene a piedi da un'altra parte, in questo caso gli hai dato un passaggio a Piazza Roma) . -
Tommaso Lipari .
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Il ragazzo sembrava agitato, colpito da quell incendio... Forse era il bar in cui faceva colazione, in cui raccontava i propri sogni agli amici, al suo amore.. non si interrompe un'emozione.. pensato ciò estrasse dal taschino un post it contenuto nella sua agenda, schiacciò DUE volte il pulsantino e scrisse... "Prof. Tommaso Lipari... Mi consideri suo amico..."... Poi scrisse... "Le devo un caffè"... Mentre il ragazzo frugava tra le tavole in fumo del fu locale, Tommaso appiccicò il biglietto sul contachilometri della vespetta... E si diresse verso il mausoleo di Lucio Munazio Planco... Lentamente e senza fretta... Con il bastone che accompagnava i suoi passi... Memorizzò la targa... Voleva essere sicuro di riuscirlo a ritrovare... . -
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(OFF : 2 round per arrivare li...) . -
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Pablo non si accorse che Tommaso era andato via... era troppo intento a rovistare nel locale ormai andato...cazzo peppe... vorrei averti davanti solo per sentirti lamentare...ah ah... adesso hai l'occasione per ristrutturare il locale.... vecchio taccagno.....Tommaso... sembra che dovremmo prendere il caffè da.... Pablo si volto' di scatto e non vide piu' al suo seguito il suo nuovo amico... corse sul marciapiede e da li' vide il biglietto sul cruscotto...perchè??? potevamo andare in un altro locale..... lo sguardo atterra pensieroso, era solo di nuovo... distrattamente osservo' l'orologio del locale mezzo fuso... le 3.37..... istintivamente alzo' il braccio ed il suo DOXA diving watch segnava le 3.37... uff.. che cazzo di problema per pulcinella..... Pablo si riferiva al fatto che il furbo pulcinella avrebbe voluto morire quando tutti gli orologi del mondo avessero segnato la stessa ora, cosa impossibile... ma qui si andava oltre l'umana comprensione... anche in virtu' di cio' che aveva visto quella sera...era questa sera???ok.. vediamo un po' il Grande Ben gaetano che ora segna...... Cazzo... anche il campanile segna le 3 e 37......tutto un tratto il buio della notte fu squarciato da un flash...poi un altro.. poi un altro... cinque secondi di pausa e poi altri tra lampi...il faro di Gaeta???.. quant'era che non vedeva la bellezza della luce??? vide l'ombra dissolversi, le case e gli edifici prendere nuova vita, la citta' prendere colore nel riverbero della notte... poi di nuovo il buio e poi la luce di nuovo... il mare buio come la pece scintillava nella notte atomica... come le lumache attratte dalla pioggia, Pablo si diresse verso il faro.. chi aveva interesse a risvergliare la citta'?? chi puo' avere interesse a risvegliare le coscienza?? aveva sentito parlare della "resistenza"...voglio unirmi a loro... se loro sono lì io devo arrivarci..... Sali' sulla vespetta e con un colpo secco della pedivella avvio' il motore.. direzione Monte Orlando.. obbiettivo... IL FARO...
Edited by Pablo Undertaker - 5/9/2013, 15:39. -
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(OFF : se vai al Faro fai la tua azione di ingresso nel Mausoleo, obbligatoriamente) .
Bar al Braccino Corto |
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